Anche la regione artica sta facendo i conti con terribili ondate di calore: in pieno autunno in certe aree i termometri sfiorano addirittura i 20°C, come mostrano le immagini satellitari
Il nostro Pianeta è sempre più rovente. Quello che stiamo vivendo è un autunno decisamente insolito per l’Italia, alle prese con temperature tipiche dell’estate ancora a novembre: negli ultimi giorni in città della Sicilia e della Sardegna, ad esempio, i termometri hanno sfiorato i 30°C. E la situazione non è affatto migliore nel resto d’Europa, colpita da ondate di calore anomale.
Lo scorso venerdì stazione meteorologica dell’aeroporto di San Sebastián, nel Nord dei Paesi Baschi, ha segnato ben 30,3 ºC, mentre a Londra il Met Office ha fatto sapere che lo scorso mercoledì a Londra sono stati raggiunti 20,5°C gradi, un clima praticamente da fine agosto.
Ma le anomalie termiche stanno interessando anche le aree conosciute per essere le più fredde del Pianeta, fra cui il Polo Nord. Per la Groenlandia il mese di settembre 2022 è stato un mese estremamente caldo, con un incremento di temperature fino a 8°C rispetto al periodo di riferimento 1981-2020. E a novembre il quadro non è più roseo: basta guardare le immagini satellitari per rendersi conto di quanto sia drammatica la situazione nella regione artica.
Questa è la situazione oggi:
Come mostra la mappa satellitare sul sito meteorologico Tropical Tidbits, le temperature sono ben oltre lo 0 e in certe aree vengono sfiorati i 20°C. Se pensate che si abbasseranno nei prossimi giorni, purtroppo vi sbagliate. Le previsioni meteo al Polo Nord per la prossima settimana non sono rincuoranti:
Il riscaldamento globale sta avendo conseguenze molto pesanti in Artide. A farne maggiormente le spese sono territori come la Groenlandia, alle prese da settembre con fenomeni di fusione di ghiaccio senza precedenti (che rappresentano un record per gli ultimi 44 anni), come confermato dal programma europeo di monitoraggio europeo Copernicus.
Le ondate di caldo anomalo sono diventate un fenomeno sempre più ricorrente e stanno colpendo anche il nostro Mar Mediterraneo. Le recenti immagini satellitari, diffuse da Copernicus, mostrano picchi calore di +5°C rispetto alla media storica di riferimento. E le conseguenze di questo fstravolgimento climatico non possono che essere devastanti per gli equilibri naturali e la nostra incolumità (dato che in questo modo saremo più esposti ad eventi estremi come gli uragani mediterranei).
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Fonti: Tropical Tidbits/Copernicus
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