Brasile in ginocchio: nelle peggiori inondazioni degli ultimi 80 anni, decine di morti e strade trasformate in torrenti

Le piogge torrenziali hanno colpito lo stato del Rio Grande do Sul, con decine di dispersi e migliaia di sfollati, mentre terribili inondazioni hanno letteralmente distrutto strade e ponti

Quasi 25mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie case, 265 i Comuni interessati, mentre più di 400mila non hanno accesso all’acqua. Decine di ponti travolti e distrutti, 68 i dispersi ufficiali mentre sono 56 i morti accertati.

Questi sono i numeri che arrivano direttamente dalle autorità locali del Brasile, in queste ore colpito da inondazioni che non si vedevano da almeno 80 anni, dal diluvio storico del 1941.

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Piogge torrenziali e allagamenti hanno di fatto provocato un vero e proprio disastro con i livelli dell’acqua che hanno raggiunto quelli più alti da quando sono iniziate le registrazioni quasi 150 anni fa.

Le strade sono state trasformate in fiumi in diverse città, con i ponti distrutti e la tempesta che ha provocato frane e il crollo parziale della struttura di una diga in una centrale idroelettrica.

Infine, occhi puntati sulla capitale, Porto Alegre, dove il fiume Guaiba ha superato il livello storico record di 4,96 metri, esondando e lasciando sott’acqua gran parte della città. La piena ha superato quella dell’ultima alluvione del 1941, quando il Guaiba raggiunse i 4,76 metri.

L’aeroporto di Porto Alegre è stato chiuso a tempo indeterminato.

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