Stop a blocchi stradali e proteste che causano disagi ai cittadini: gli attivisti ambientali di Extiction Rebellion UK sono pronti a cambiare strategia quest'anno, optando per un maggior coinvolgimento delle persone
Gli attivisti per l’ambiente del movimento Extiction Rebellion sono ormai noti in tutto il mondo per le loro azioni di protesta plateali. In diversi Paesi del mondo, Italia compresa, sono stati protagonisti di blocchi stradali e in più occasioni si sono incollati a monumenti ed edifici istituzionali per accendere i riflettori sulla questione climatica e contestare lo sfruttamento dei combustibili fossili.
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Tutte manifestazioni che puntualmente dividono l’opinione pubblica fra chi difende le loro ragioni e chi li critica perché in molti casi i blitz hanno ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini, per esempio di chi si trova bloccato in strada mentre va a lavoro.
Ma è davvero necessario essere così radicali per veicolare il messaggio a difesa del nostro Pianeta? Se lo sono domandati di recente gli attivisti britannici di Extiction Rebellion, che hanno preso una decisione: modificare la loro tattica, almeno temporaneamente, abbandonando i blocchi nelle strade e tutte quelle azioni che causano disagio alla popolazione e puntando ad una maggiore partecipazione delle persone nelle loro manifestazioni.
Il movimento internazionale di disobbedienza civile è nato proprio nel Regno Unito nel 2018 e l’anno successivo è riuscito a paralizzare alcune delle zone più trafficate di Londra con un’enorme protesta durata giorni e conclusasi con decine di arresti.
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La nuova tattica di Extiction Rebellion UK
Adesso, però, gli attivisti credono che sia il momento di attirare l’attenzione delle istituzioni sul clima coinvolgendo la cittadinanza invece di organizzare contestazioni radicali.
L’annuncio da parte del gruppo ambientalista è arrivato lo scorso 1° gennaio fa attraverso i suoi profili social.
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La smettiamo! Con lo sciopero della mezzanotte, stiamo facendo un controverso proposito per l’anno nuovo, cioè allontanarci temporaneamente dalla disgregazione pubblica come tattica primaria. – spiegano in un post su Facebook – La strategia dei disagi è potente e funziona. E noi crediamo che la tattica in continua evoluzione sia un approccio necessario, e quello che serve ora è distruggere la corruzione e l’abuso di potere da parte di chi comanda. Il governo britannico, dipendente dall’avidità e gonfio di profitti, non farà il necessario senza pressioni.
Le emissioni continuano a salire e il nostro pianeta sta morendo ad un ritmo accelerato. Le cause della radice? Un sistema finanziario che dà la priorità ai profitti sulla vita, media che non informano il pubblico e sono legati al potere, e un governo sconsiderato radicato nella corruzione e che sopprime il diritto di protestare contro l’ingiustizia. A chi è al potere non interessa l’aumento delle emissioni o dei costi di vita non sostenibili, ma alla gente comune sì.
Il movimento ambientalista prosegue sottolineando quanto sia importante restare a fianco dei comuni cittadini e coinvolgerli in modo attivo.
Dobbiamo unirci tutti per trasformare la democrazia, mettendo i cittadini al centro del processo decisionale attraverso le Assemblee dei cittadini. – continuano gli attivisti – Dobbiamo essere radicali e determinati nella nostra risposta alle crisi. In un momento in cui parlare e agire vengono criminalizzati, costruire il potere collettivo, rafforzare il numero e prosperare attraverso la costruzione di ponti è un atto radicale. Poiché i nostri diritti vengono calpestati e coloro che parlano e sono più a rischio vengono messi a tacere, dobbiamo trovare un terreno comune e unirci per sopravvivere. Quest’anno, diamo priorità alla presenza rispetto agli arresti e alle relazioni rispetto ai blocchi nelle strade, mentre siamo uniti e diventa impossibile ignorarci.
E in Italia? Gli attivisti di Extinction Rebellion del nostro Paese non sono intenzionati a rinunciare ad azioni di protesta radicali come il blocco del traffico di strade e autostrade. La strategia adottata resterà la stessa, almeno per quest’anno.
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Fonte: Extiction Rebellion UK
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