Arriva il freddo polare in Italia e in Europa, mentre in Argentina si muore di caldo (e le anomalie diventano la nuova normalità)

Bufere di neve in Polonia e grosse nevicate in gran parte della Francia, mentre piogge torrenziali sono attese in Spagna e in Italia ci prepariamo alla “sciabolata di Santa Lucia”: gran parte dell’Europa è sta registrando in queste ore temperature sempre più rigide. È la stagione, certo, ma non dimentichiamoci che siamo nel bel mezzo di una crisi climatica in atto. E che è dura la combinazione con la crisi energetica

Freddo polare, raffiche di vento e di neve: l’Europa inaugura ufficialmente la stagione invernale, ma è un cambiamento così radicale e repentino che non si può non addurre la causa alla crisi climatica. E non solo: il crollo vertiginoso delle temperature può portare a eventi estremi, che provocano a loro volta rischi e danni (anche) all’agricoltura.

A Parigi, per esempio, Meteo France ha decretato vigilanza gialla per le piogge cadute su terreni molto freddi, così come in Spagna dove, secondo l’Agenzia meteorologica statale (Aemet), è in arrivo “uno strano fenomeno meteorologico che sperimenteremo per la prima volta in questo secolo“, vale a dire una serie di tempeste che verranno dall’Atlantico con piogge intense e diffuse in buona parte del Paese, specie nel Sud-Ovest della penisola. Vi ricordiamo che solo qualche settimana fa eravamo davanti ancora a un caldo anomalo, con il novembre appena trascorso classificato come il quinto più caldo di sempre in Europa.

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Allerta meteo ai massimi livelli anche in Gran Bretagna dove le temperature scenderanno vertiginosamente, tra 1 e 4 gradi, inferiori quindi alla media, durante l’intera settimana e in diverse regioni, con possibili nevicate in Scozia. Di notte la colonnina di mercurio scenderà di diversi gradi sotto zero.

Quanto all’Italia, anche qui siamo per essere travolti da una forte ondata di freddo: dopo la pioggia e il vento degli ultimi giorni, il nuovo calo termico sarà determinato dall’arrivo di un nucleo di aria artica proveniente direttamente dal Polo Nord. Le temperature crolleranno, scendendo di diversi gradi e portandosi ben al di sotto delle medie climatiche, per quella che è già stata definita “sciabolata di Santa Lucia”.

Un cambio repentino, dunque, che qualche negazionista si sta già affrettando a sfruttare come prova dell’inesistenza dei cambiamenti climatici. Ma non proprio: questo passaggio così rapido e tutti i rischi che ne conseguono, dal caldo anomalo di appena qualche settimana fa a bufere di neve e freddo artico e neve, sono proprio l’ennesimo effetto di un clima impazzito.

E ne è la prova anche l’ondata di caldo eccezionale che contestualmente sta colpendo l’Argentina: a Buenos Aires il termometro è salito oltre i 40 gradi, non succedeva dal 1995, segnando i giorni più caldi della storia.

https://twitter.com/triciacrowder/status/1599853932259737600

Le temperature troppo alte hanno provocato grossi blackout in città lasciando senza corrente 700mila persone. Forte caldo anche in Uruguay, Paraguay e Brasile meridionale.

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