Si parli di clima in campagna elettorale! Gli scienziati scrivono ai politici italiani e lanciano una petizione che dovremmo tutti firmare

Gli scienziati italiani fanno fronte comune per chiedere ai politici di inserire le delicate questioni ambientali nei programmi elettorali sottoscrivendo la petizione "Un voto per il clima": anche noi possiamo dare il nostro contributo

Siamo in campagna elettorale, eppure uno dei temi più caldi, di cui maggiormente si dovrebbe parlare in queste settimane, non viene affatto menzionato: stiamo parlando della crisi climatica – praticamente esclusa da tutti i programmi elettorali, indipendentemente dal colore politico.

Per sensibilizzare il mondo della politica su un tema tanto importante sono scesi in campo professori e scienziati di tutto il Paese, che hanno lanciato la petizione “Un voto per il clima” in cui chiedono ai politici di non essere più ciechi di fronte al grido di allarme lanciato dall’ambiente.

Il nostro Paese, e in generale tutto il bacino mediterraneo, risente più di altre zone del mondo dei recenti cambiamenti climatici di origine antropica e dei loro effetti, non solo sul territorio e gli ecosistemi, ma anche sull’uomo e sulla società, relativamente al suo benessere, alla sua sicurezza, alla sua salute e alle sue attività produttive.

Aumento delle temperature, siccità, fenomeni atmosferici di violenza imprevedibile, hanno un impatto enorme su territori già fragili e creano danni ingenti non solo all’ambiente, ma anche alle attività economiche e alla nostra vita sociale. Si stima che, nei prossimi anni, l’avanzare della crisi climatica ridurrà in modo significativo lo sviluppo economico e provocherà danni a città, industrie e infrastrutture.

Ci appare urgente porre questo problema in cima all’agenda politica – si legge nella petizione. – Chiediamo dunque con forza ai partiti politici di considerare la lotta alla crisi climatica come la base necessaria per ottenere uno sviluppo equo e sostenibile negli anni a venire; questo dato di realtà risulta oggi imprescindibile, se vogliono davvero proporre una loro visione futura della società con delle possibilità di successo.

Come scienziati del clima siamo pronti a fornire il nostro contributo per elaborare soluzioni e azioni concrete che siano scientificamente fondate, praticabili ed efficaci – continuano gli autori – ma chiediamo con forza alla politica di considerare la crisi climatica come un problema prioritario da affrontare, perché mina alla base tutto il nostro futuro.

Si pensi che, per un solo grado centigrado in più rispetto alle temperature attuali, si avranno mediamente su scala globale un aumento del 100% della frequenza di ondate di calore e tra il 30 e il 40% di aumento della frequenza di inondazioni e siccità, con una conseguente diminuzione del benessere e del prodotto interno lordo.

Ma, come abbiamo detto, la situazione nel bacino mediterraneo (e in Italia) potrebbe essere ancora peggiore: già oggi si hanno chiare evidenze di aumenti di ondate di calore e siccità (il 2022 è stato appena dichiarato anno italiano più caldo di sempre), di ritiro dei ghiacciai alpini, di aumento delle ondate di calore marine e, in parte, di aumento degli eventi estremi di precipitazione.

Insomma, c’è bisogno di far presto, ma la politica sembra impegnata su altri fronti e completamente sorda di fronte alle questioni ambientali. Da qui l’impegno delle centinaia di membri della comunità scientifica italiana, che hanno già firmato questa petizione. QUI è possibile dare anche la nostra firma.

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Fonte: Change.org

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