I parcheggi sotterranei, i garage, le stesse auto, si sono tramutati in trappole mortali. Più le ore passano, più emergono dettagli orribili su come le vittime siano morte a causa delle inondazioni in Spagna
È l’ora della morte nella Comunità Valenciana. E della rabbia in mezzo ai soccorsi infiniti. La tempesta Dana ha ucciso più di 200 persone in quello che è il disastro naturale più mortale della Spagna degli ultimi decenni, e pare che il bilancio delle vittime sia destinato ad aumentare, dal momento che ancora i soccorritori lottano per salvare persone intrappolate e recuperarne i corpi.
Tantissime si trovavano per strada in auto, oppure nei garage, dove erano andate per tentare di mettere in salvo il proprio veicolo. Scelta dannata, perché le immagini più impressionanti che ci arrivano riguardano proprio le macchine, ammucchiate nelle strade, all’interno di sottopassaggi e nei parcheggi sotterranei. Una trappola, a formare un’ecatombe di carne e lamiere.
Si erano messi in auto per ripararla o ripararsi, insomma, anche e soprattutto perché non c’erano state comunicazioni ufficiali che esortavano a non farlo. Una delle cose di cui si sta dibattendo ora, infatti, è proprio la tempestività degli avvisi alla popolazione della Comunità Valenciana o, peggio, la loro totale assenza. E non è un caso, quindi, se una folla inferocita nella città di Paiporta abbia lanciato fango e altri oggetti contro il re Felipe VI e la regina Letizia, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e i funzionari regionali mentre facevano la loro prima visita all’epicentro dei danni dell’alluvione.
Solo molto tempo dopo, quando le autorità hanno lanciato l’allarme avvertendo le persone della gravità del fenomeno e chiedendo loro di rimanere a casa, molti erano sulla strada, al lavoro o già sott’acqua in aree basse o nei garage.
Ha fatto il giro del web, infatti, il video dei sommozzatori scesi nel maxi parcheggio del centro commerciale.
#España|| Reportan que ya se está vaciando el agua del parking de #Bonaire. Para poder trabajar en la búsqueda de personas en #Valencia.La Policía Nacional también está utilizando drones para acceder al parking de #Bonaire y hacer una primera inspección con seguridad.
Posted by VCN Noticias Texmelucan on Sunday, November 3, 2024
Stando dentro a un’auto durante un’inondazione si ha ovviamente un falso senso di sicurezza – ha spiegato a El País Annika Coll, capo di ERICAM, il servizio di Emergenza e risposta immediata della Comunità autonoma di Madrid. Si può pensare di essere al sicuro perché le auto sono pesanti, ma nn appena il livello dell’acqua supera l’assale, l’asta che collega le ruote, un’auto diventa instabile.
La ricerca delle persone disperse a causa dell’alluvione sta proseguendo e si concentra molto nelle automobili travolte dall’acqua e nei garage allagati. Al momento non c’è una stima del numero di dispersi.
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