Allarme siccità: morie di pesci in tutta Italia, in un comune veneto disposto il recupero della fauna ittica

Tra le conseguenze della siccità anche l'aumento esponenziale della moria di pesci che si trovano a nuotare in acque con sempre meno ossigeno

Dal Po al Tevere, dall’Isonzo al Liri. La situazione siccità è ormai drammatica in tutta Italia con fiumi e laghi ridotti al minimo storico. L’emergenza è la peggiore degli ultimi anni. Non piove da oltre 110 giorni in alcune regioni del Settentrione e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Razionamenti dell’acqua già previsti da numerosi comuni, i settori dell’agricoltura e dell’allevamento in profonda crisi. A pagare le conseguenze di questa impressionante siccità sono anche i pesci di fiumi e laghi, morti per la carenza d’ossigeno nell’acqua o, in altri casi, proprio per la mancanza d’acqua.

Dove scorrevano i corsi d’acqua ci sono ora bacini quasi in secca. Quello che una volta era il letto di un fiume è diventato ora un terreno arido su cui giacciono le carcasse di centinaia di pesci. È così a Gorizia, a Treviso e a Soave.

In quest’ultimo comune il primo cittadino Matteo Pressi ha ordinato un urgente piano di recupero della fauna ittica per via dell’emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio l’intera Italia.

I pesci, prelevati grazie all’intervento dell’Associazione Provinciale Pescatori di Verona, sono stati trasferiti nel fiume Adige. “La fauna sarà poi reintegrata al termine dell’emergenza idrica”, scrive il sindaco sulla sua pagina Facebook, ma questa emergenza avrà una fine?

Come dimostrano le riprese satellitari interi paesaggi sono ormai stravolti e pressoché irriconoscibili. I devastanti effetti della crisi idrica che ha colpito il nostro Paese sono però ancora più gravi di quanto si possa solamente immaginare.

Secondo il nuovo rapporto dell’ONU Drought in Numbers 2022 entro meno di 30 anni, il 75% del mondo farà i conti con la siccità e a rischio vi è la sopravvivenza di tutta la vita del Pianeta.

Tutti ne paghiamo e ne pagheremo le conseguenze, compresi i pesci che stanno morendo boccheggiando su ciò che rimane dei nostri fiumi e dei nostri laghi.

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