"Call for Ideas “Strategia Clima” – un progetto firmato Fondazione Cariplo di co-progettazione delle strategie per la transizione climatica in collaborazione con i territori che si propone di coinvolgere attivamente – arriva alla sua terza edizione. Ne parliamo con Paolo Siccardi, Programme Officer Area Ambiente di Fondazione Cariplo
Aiutare i territori a contrastare gli effetti del cambiamento climatico tramite strategie di “transizione climatica”: con questo obiettivo giunge alla terza edizione la Call for Ideas “Strategia Clima”, promossa dall’area Ambiente di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto “F2C – Fondazione Cariplo per il Clima”. E quella del 2023, non a caso, pone specifica attenzione alla gestione della risorsa idrica.
È in questo contesto, infatti, che F2C ha lanciato la Call for Ideas Strategia Clima: al via la terza edizione – Fondazione Cariplo, che mira – con uno stanziamento di 3,2 milioni di euro – a sostenere fino a due territori in Lombardia e nelle province di Novara e Verbano Cusio Ossola.
A spiegarcelo è Paolo Siccardi, Programme Officer Area Ambiente di Fondazione Cariplo.
Dottor Siccardi, la Call for Ideas “Strategia Clima” è lo strumento più importante promosso all’interno del progetto F2C – Fondazione Cariplo per il Clima. Qual è l’obiettivo principale che si vuole perseguire con questa iniziativa? Quando è nata, come si è sviluppata negli anni?
Partiamo dal 2019, anno in cui Fondazione Cariplo ha lanciato il progetto F2C – Fondazione Cariplo per il Clima, quale strumento che mira ad affrontare il complesso tema dei cambiamenti climatici. In sostanza, si vuole promuovere la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici in vaste aree territoriali e incrementare la conoscenza e la sensibilità sulla crisi climatica tramite diversi strumenti, come ricerche e attività che possano in qualche modo coinvolgere la popolazione, o attraverso eventi divulgativi e culturali. L’ultimo degli esempi è quello del contest fotografico: tutti potranno partecipare a una raccolta di immagini legate ai territori e agli effetti dei cambiamenti climatici riscontrabili all’interno delle aree che hanno realizzato le prime 6 Strategie di Transizione Climatica grazie alle precedenti edizioni della Call for Ideas.
La Call ricade dunque all’interno del progetto F2C e vuole accompagnare i territori in un percorso di crescita, legato a una lotta vera e propria contro i cambiamenti climatici. In particolare, lo fa premiando alleanze territoriali tra Enti pubblici, Aree protette ed Enti del terzo settore con competenze in ambito ambientale.
In particolare, con questa Call, Fondazione Cariplo metterà a disposizione un servizio di Assistenza Tecnica, ovvero un team di esperti che accompagneranno i soggetti vincitori nella redazione di una Strategia di Transizione Climatica e nella successiva realizzazione di alcuni degli interventi previsti di lotta e contrasto ai Cambiamenti Climatici come, ad esempio: l’aggiornamento degli strumenti urbanistici, la realizzazione di interventi di mitigazione e adattamento, l’attivazione di percorsi di capacity building, la realizzazione di reti per il monitoraggio climatico, l’attivazione di iniziative di comunicazione e attivazione della cittadinanza, l’individuazione di un Responsabile della Transizione Climatica.
Dopo un 2022 con la peggiore siccità dell’ultimo mezzo secolo, nel 2023 ci ritroviamo ad affrontare un’altra crisi che si prospetta ancora più grave e che già minaccia l’agricoltura, le fabbriche e l’approvvigionamento domestico. Non è un caso, quindi, che la Call for Ideas 2023 ponga attenzione proprio alla gestione della risorsa idrica. Quali sono le azioni e i progetti più efficaci da attuare con i fondi stanziati?
Il tema della crisi idrica è purtroppo quanto mai attuale. Nel 2023 si sta ripetendo la stessa dinamica del 2022. La terza edizione della Call for Ideas “Strategia Clima” vuole porre l’accento proprio su questa emergenza, andando a supportare i territori in percorsi che pongano attenzione particolare al tema dell’acqua. Purtroppo le criticità da affrontare sono numerose e riguardano un aumento dei fenomeni estremi, come le inondazioni e gli allagamenti, le trombe d’aria, gli incendi, le ondate di calore.
Un tema rilevante è senza dubbio quello di poter migliorare la gestione e l’utilizzo delle risorse idriche garantendone la sufficiente disponibilità senza compromettere gli equilibri ecologici e idrologici. Uno dei temi di cui si parla tantissimo è la coltivazione del riso in asciutta che ha purtroppo sostituito il metodo tradizionale e antico della coltivazione in sommersione: se circola meno acqua allora i terreni hanno minore possibilità di assorbire l’acqua in eccesso e di ricaricare le riserve presenti nel sottosuolo.
Tra i numerosi interventi ammissibili dalla Call, ne ricordo solo alcuni. Tra questi quelli di forestazione che permettono sia il sequestro di CO2 che attività di assorbimento e filtraggio dell’acqua piovana oltre ovviamente a rendere più sicuri i versanti nei confronti dei dissesti idrogeologici. Oppure azioni per una migliore gestione della risorsa idrica (efficientamento del suo utilizzo) o interventi per la conservazione delle acque piovane (piccoli bacini di accumulo) e per la ricarica della falda (fasce tampone, de-pavimentazione, aree umide)
La terza edizione della Call si chiuderà il prossimo 16 maggio. Per facilitare l’adesione, Fondazione Cariplo ha introdotto per la prima volta un ciclo di webinar. Di cosa si tratta e cosa bisogna fare per partecipare alla Call?
Con la terza Call è stato attivato un passaggio molto importante, ovvero è stato messo a disposizione del territorio di riferimento della Fondazione Cariplo, un percorso di accompagnamento e di formazione che è partito proprio con la realizzazione di questi webinar.
Si tratta di cinque momenti, di circa un’ora ciascuno, dove 7 esperti si sono intervallati in momenti di relazione su aspetti legati ai cambiamenti climatici. Un ciclo che è andato in onda dal 22 febbraio al 15 marzo e che può essere rivisto sulla pagina web della Fondazione Cariplo.
Quanto al bando per la redazione di una Strategia di Transizione Climatica e la successiva realizzazione di interventi di adattamento e
mitigazione al cambiamento climatico a scala territoriale, potranno candidarsi partenariati tra amministrazioni locali, aree protette ed enti non profit. La scadenza è prevista per il 16 maggio 2023, mentre entro il 28 settembre 2023 dovrà esserci la formalizzazione attraverso l’invio dell’idea progettuale definitiva.
Qui troverete l’intervista integrale
Il testo integrale del bando è consultabile QUI.
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