Martedì pomeriggio, un violento nubifragio ha causato gravi danni a Roma e colpito con un fulmine il monumento di 25 metri in via San Gregorio
Martedì pomeriggio, Roma è stata colpita da un violento nubifragio che ha trasformato le sue strade in fiumi e ha causato danni significativi, persino a uno dei suoi monumenti più iconici: l’Arco di Costantino.
In meno di un’ora, la Città Eterna è stata flagellata da una quantità di pioggia di oltre 60 millimetri, pari a quella che normalmente cade in un intero mese autunnale, che ha sradicato alberi e paralizzato il traffico per ore, con lunghe code e ingorghi in diverse zone della città, in particolare sul lungotevere.
L’Arco di Costantino colpito da un fulmine
Uno dei momenti più drammatici del nubifragio è stato quando un fulmine si è abbattuto sul monumento di 25 metri di via San Gregorio, provocando il distacco di alcuni frammenti. Fortunatamente, i tecnici del Parco archeologico del Colosseo sono intervenuti tempestivamente, recuperando e mettendo in sicurezza tutti i frammenti. Il Parco archeologico del Colosseo ha fatto sapere che “l’intervento di recupero effettuato dai tecnici è stato tempestivo. I nostri funzionari sono arrivati sul posto immediatamente dopo la caduta del fulmine. Tutti i frammenti sono stati recuperati e posti in sicurezza. Sono già iniziate le valutazioni dei danni e le analisi proseguiranno nella mattina di domani”.
L’arco era già sottoposto a lavori di restauro, che ora dovranno includere anche la riparazione dei danni causati dal fulmine.
Ma il nubifragio ha causato disagi in tutta la città. Allagamenti si sono verificati anche all’interno dell’ospedale Santo Spirito, costringendo a temporanee chiusure di alcune aree. Diverse linee di autobus sono state deviate, e la metropolitana ha subito interruzioni a causa degli allagamenti.
Un fenomeno meteorologico estremo
L’assessora all’Ambiente del comune di Roma, Sabrina Alfonsi, ha descritto l’evento come un “downburst”, un fenomeno meteorologico caratterizzato da un potente e improvviso vortice di forti venti e piogge. La Protezione Civile ha confermato questa valutazione, sottolineando l’intensità e la brevità dell’evento.
Questo evento estremo sottolinea ancora una volta l’urgenza di affrontare la sfida del cambiamento climatico. Eventi meteorologici sempre più intensi e frequenti stanno diventando la norma, mettendo a dura prova le nostre città, le nostre infrastrutture, e il loro patrimonio ambientale e culturale.
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