Giallo nel Times Atlas of the World, “padre” di tutti gli atlanti e punto di riferimento per gli appassionati e gli esperti di geografia di tutto il mondo. I climatologi britannici hanno contestano le anticipazioni rese note sull'ultima edizione del prestigioso atalante, nella quale i ghiacciai della Groenlandia risulterebbero arretrati del 15% rispetto a come era nella versione del libro pubblicata nel 1999.
L’atlante del Times, di proprietà di Murdoch, il magnate dell´editoria coinvolto nel maxi scandalo delle intercettazioni illecite di telefonini di vip, vittime di delitti e vedove di guerra, mostrerebbe gli effetti dei riscaldamento globale con una riduzione dei ghiacci in Groenlandia per una superfice equivalente a Gran Bretagna e Irlanda messe insieme.
Ma per i ricercatori dello Scott Polar Research Institute della Cambridge University, guidati da Julian Dowdeswell, ciò è praticamente impossibile: “è indubbio che il cambiamento climatico è in atto e che numerosi ghiacciai si sono ritirati nel corso dell´ultimo decennio, ma in nessun caso si può parlare di un restringimento della Groenlandia simile a quello descritto su questa nuova mappa”. Così hanno inviato una lettera di protesta al gruppo editoriale Harper&Collins, la casa editrice del Times Atlas, spiegando che i dati satellitari mostrano un “rimpicciolimento” massimo dello 0,1%. La Harper&Collins avrebbe quindi riportato un dato fortemente errato, nonché fuorviante, danneggiando anche “la credibilità dei cambiamenti climatici”.
Inizialmente l’editore ha mantenuto le sue posizioni, affermando di essersi basato sui dati del National Snow and Ice Center statunitense. Ma poi proprio lo National Snow and Ice Data Centre di Boulder, in Colorado, ha unito la sua voce alle proteste dei ricercatori britannici, smentendo l´atlante.
Così ieri pomeriggio Harper&Collins, dopo un panegirico sulla propria reputazione e autorità, ha dovuto fare pubblicamente “mea culpa” e piegarsi alla verità. In un nota spiega che “il comunicato stampa che accompagnava l´uscita dell´atlante ha tratto in errore riguardo alle statistiche della Groenlandia. La notizia della riduzione del 15% della superficie ghiacciata non è corretta. L’errore riguardava il comunicato stampa, redatto senza consultare la comunità scientifica, e non l’atlante”. “We apologize”, disse la casa editrice battendosi il petto.
Per fortuna la Groenlandia è salva, senza sapere di essere diventata protagonista di quello che i giornali hanno già definito il “Greenlandgate” .