Queste sono le città più green in Italia (ma i risultati del 2023 sono ancora pessimi)

Trento si riconferma la migliore città italiana per performance ambientali, ma l’Italia continua ad essere soggiogata alle medesime problematiche: smog, troppi veicoli, sprechi di acqua

Ecosistema Urbano – il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE – è giunto alla sua trentesima edizione e ha presentato una panoramica sulle performance ambientali delle città italiane per il 2023.

Nel corso degli ultimi 30 anni, le città sono cresciute in termini di popolazione e dimensioni ma, nonostante alcuni miglioramenti, le problematiche urbane sono sempre le stesse: smog, circolazione di veicoli, questioni legate ai trasporti e perdite nella rete idrica.

Sebbene si registri un aumento nella raccolta differenziata e nella presenza di piste ciclabili, alcune problematiche rimangono critiche. Nessun miglioramento, ad esempio, per il tasso medio di motorizzazione dei comuni capoluogo italiani che si conferma, come trent’anni fa, a livelli tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti.

La classifica delle città con le migliori performance ambientali

La classifica del 2023 vede Trento, Mantova e Pordenone in testa a guidare la classifica per le loro performance ambientali. La prima città del sud la troviamo solo al settimo posto ed è Cosenza, con Cagliari e Oristano rispettivamente al sedicesimo e al ventiduesimo posto.

Male, malissimo la capitale con Roma che si posiziona al 89º posto. Va meglio per Milano che però continua il suo trend in negativo. Quest’anno infatti è arrivata al 42° posto, in calo ulteriore rispetto al 38° posto dello scorso anno. Fanalino di coda Caltanissetta, Catania e Palermo che occupano le ultime posizioni.

Scendendo maggiormente nel dettaglio, Trento si riconferma regina green per performance ambientali, come già lo era stato rispettivamente due e tre anni fa (lo scorso anno era arrivata seconda). Qui si registra un buon livello di qualità dell’aria, nonostante un peggioramento dei giorni di superamento dell’ozono. Sono diminuiti i consumi idrici e la produzione totale di rifiuti.

La difficoltà delle grandi città

Le metropoli sono invece in affanno e faticano a rispondere alle emergenze urbane come smog, traffico, rifiuti, dispersione di acqua potabile, scarsa diffusione di solare termico e fotovoltaico, ma anche diffusione della ciclabilità.

Legambiente ha sottolineato che il tallone d’Achille di questi 30 anni è rappresentato da interventi frammentati e stagnanti, senza una strategia coordinata. Per questo ha suggerito la necessità di una cabina di regia nazionale coinvolgente, che includa Governo, sindaci e comunità locali, con risorse adeguate per interventi innovativi e a lungo termine puntando su risorse adeguate e non tagli.

Insomma, la sfida per arrivare a città più vivibili e sostenibili è ancora ben lontana dal giungere al traguardo e l’Italia si dimostra ancora una volta arretrata sotto ogni punto di vista a rimanere a guardare, ferma al palo, mentre il resto del mondo avanza.

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Fonte: Ecosistema Urbano

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