Cina: quel fiume rosso sangue dopo gli scarichi di un azienda chimica

Gli abitanti di Luoyang, città situata nel nord della Cina, precisamente nella provincia di Henan, hanno dovuto affrontare un risveglio scioccante all’inizio della scorsa settimana, come riportato dalla CNN. Le acque del fiume Jian, affluente del Fiume Giallo, che attraversa il Paese, si sono infatti tinte, nel corso della notte precedente allo scorso martedì, di un inquietante color rosso sangue.

Gli abitanti di Luoyang, città situata nel nord della Cina, precisamente nella provincia di Henan, hanno dovuto affrontare un risveglio scioccante all’inizio della scorsa settimana, come riportato dalla CNN. Le acque del fiume Jian, affluente del fiume Giallo, che attraversa il Paese, si sono infatti tinte, nel corso della notte precedente allo scorso martedì, di un inquietante color rosso sangue.

L’Ufficio Municipale per la Protezione Ambientale della città di Luoyang si è immediatamente occupato di individuare le cause dell’accaduto. Gli operai di un piccolo stablimento della città hanno dichiarato di aver maneggiato un lotto di imballaggi in plastica lo scorso 12 dicembre. Nel corso delle operazioni di lavaggio, gli imballaggi avrebbero rilasciato la tintura color rubino con cui erano stati trattati. Le acque di scarico sono giunte direttamente nel fiume, tingendolo di rosso nel giro di poche ore.

Le indagini hanno portato all’individuazione dello stablimento di provenienza degli imballaggi incriminati. Si tratta di una piccola industria chimica della città, situata nel quartiere di Mengjin, ritenuta responsabile di produrre illegalmente i coloranti destinati ad essere utilizzati per la tintura degli imballaggi dei fuochi d’artificio da mettere in commercio in vista del prossimo Capodanno Cinese.

Dai risultati di laboratorio delle analisi chimiche delle acque, secondo quanto riportato dalla CNN, non sarebbero emersi dati preoccupanti. Nelle acque del fiume non sarebbe infatti stata rilevata la presenza di metalli pesanti o di sostanze nocive. Il fiume sarebbe ritornato del proprio colore naturale nel giro di pochi giorni, a seguito del blocco degli impianti incriminati, di cui sarebbe ora in corso lo smantellamento, di cui ci informa il DailyMail.

A destare ancora preoccupazione sono però le voci degli abitanti della città di Luoyang, testimoni di come il fiume, nei pressi del quale sono situate le loro abitazioni, sia spesso soggetto a mutamenti di colore, a causa delle sostanze inquinanti scaricate nelle sue acque o dei rifiuti abbandonati lungo le sponde del suo corso.

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