È vero che il cielo si è tinto di viola in Giappone per i LED di una coltivazione di pomodori?

Sul web impazzano le immagini del cielo viola in Giappone, dovute sia all’arrivo del tifone Hagibis che alle luci LED usate per la coltivazione di pomodori

In Giappone il fenomeno del cielo viola ha attirato l’attenzione sia per la sua particolarità che per il legame con eventi meteorologici estremi. Questo evento si è verificato prima del tifone Hagibis nel 2019, quando il cielo ha assunto una tonalità viola intensa.

La spiegazione scientifica dietro questo effetto visivo si basa sul fenomeno dello “scattering” (diffusione della luce). Durante le ore crepuscolari, quando il Sole è basso all’orizzonte, le molecole nell’atmosfera possono disperdere la luce in modo tale che emergano colori insoliti, come il viola.

Normalmente, questo colore non è percepito chiaramente dall’occhio umano, poiché le lunghezze d’onda più corte, come il viola, sono meno visibili rispetto a colori come il blu o il rosso. Il fenomeno si intensifica in situazioni particolari, come prima di tempeste violente, quando l’aria è satura di umidità e le particelle più grandi sono state lavate via dalle forti piogge, lasciando solo le più piccole a disperdere la luce.

La luce riflessa delle coltivazioni di pomodori può tingere il cielo di sfumature particolari

Questo spiega perché cieli colorati di viola o rosa compaiono spesso prima o dopo tempeste, uragani o tifoni. Uno spettacolo naturale che ha suscitato meraviglia tra i residenti e ha riempito i social media con immagini suggestive, nonostante le catastrofi avvenute dopo.

Un altro evento che ha visto il cielo diventare viola in Giappone è legato all’uso delle luci LED in agricoltura. In alcune serre per la coltivazione di pomodori, vengono utilizzati LED speciali che emettono luce rossa e blu, efficaci per la fotosintesi e la crescita delle piante.

Tuttavia la luce riflessa o dispersa durante la notte può talvolta tingere il cielo di sfumature particolari, come il viola. Sebbene questo fenomeno non sia comune e non abbia un legame diretto con eventi meteorologici estremi, ha comunque attirato l’attenzione per l’inusuale colore che le luci possono produrre nell’ambiente circostante.

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