Un incendio ha colpito la raffineria petrolifera Chevron con sede a Richmond, in California, nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 6 agosto. I danni causati dall’incendio potrebbero provocare un innalzamento dei costi del carburante, con particolare riferimento agli Stati Uniti. Per il timore della diffusione di fumi tossici le autorità hanno ordinato agli abitanti di Richmond e della zona della baia di San Francisco di rimanere nelle proprie abitazioni. Sulla raffineria pendevano già in precedenza accuse per danni ambientali.
Un incendio ha colpito la raffineria petrolifera Chevron con sede a Richmond, in California, nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 6 agosto. I danni causati dall’incendio potrebbero provocare un innalzamento dei costi del carburante, con particolare riferimento agli Stati Uniti. Per il timore della diffusione di fumi tossici, le autorità hanno ordinato agli abitanti di Richmond e della zona della baia di San Francisco di rimanere nelle proprie abitazioni. Sulla raffineria pendevano già in precedenza accuse per danni ambientali.
Chevron dovrà pagare oltre 19 miliardi di dollari per i danni ambientali causati in Ecuador, così come stabilito da parte di un tribunale locale, 1 miliardo in più rispetto a quanto decusi inizialmente. La statunitense Texaco, in seguito acquistata dalle Chevron, è stata accusata di aver provocato tra il 1964 ed il 1990 gravissimi danni dovuti alla contaminazione di ampie aree della foresta amazzonica ecuadoriana nel periodo in cui essa vi era stata operativa.
Già nel febbraio 2011, il tribunale ecuadoriano di competenza aveva stabilito come Chevron fosse tenuta a pagare 18 miliardi di dollari per i danni causati da Texaco, che riversò nella foresta amazzonica acque reflue contaminate provocando distruzione nelle abitazioni delle popolazioni locali e nelle aree naturali fino a quel momento incontaminate. Gli oltre 60 miliardi di litri di liquidi contenenti sostanze tossiche provocarono inquinamento, casi di cancro, aborti e malformazioni alla nascita.
Per anni Chevron si rifiutò di risarcire i danni, ma l’azienda dovrà finalmente pagare, anche grazie all’intervento collettivo di coloro che hanno deciso di portare avanti nel corso degli anni delle petizioni affinché la raffineria petrolifera si assumesse le proprie responsabilità. L’incendio avvenuto ieri in California ha provocato incidenti che hanno fortunatamente colpito un unico impiegato dell’azienda.
Ai cittadini è stato ordinato non soltanto di rimanere chiusi nelle proprie abitazioni nel corso della serata di ieri, ma di non azionare condizionatori o altri sistemi per il ricambio dell’aria e di sigillare ogni fessura di porte o finestre, per via del rischio di respirare aria proveniente dall’esterno contenente particelle tossiche. Secondo quanto comunicato da uno dei portavoce di Chevron, la causa dell’incendio non sarebbe stata al momento individuata. Chevron si occupa dei processi di raffinazione di oltre 240 mila barili di greggio al giorno per la produzione di carburanti, lubrificanti ed altri composti chimici utilizzati in ambito manifatturiero.
Marta Albè