In partenza un team dell'AIEA per monitorare la delicata situazione nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, da tempo teatro di scontri tra truppe russe e ucraine. Fra gli esperti in missione c'è anche un ingenere nucleare italiano
Proseguono i bombardamenti nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina. Da settimane si sta assistendo ad un continuo scambio di accuse fra le truppe di Mosca e quelle di Kiev. Secondo quanto riferito dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), nelle scorse ore le bombe russe hanno colpiti cosiddetti edifici speciali dell’impianto, che si trovano a circa cento metri da quelli del reattore.
Nella struttura sono state danneggiate anche alcune condutture dell’acqua, adesso riparate. Tuttavia, la situazione appare ancora confusa e l’allerta resta ancora alta, visto che si tratta di uno dei 10 impianti nucleari più grandi del mondo.
Si teme lo scoppio di una guerra nucleare o di un incidente di proporzioni epiche. Per monitorare la situazione da vicino l’AIEA ha annunciato che è in partenza per la centrale di Zaporizhzhia un team di esperti dell’Onu. Ad annunciarlo, attraverso un tweet, il direttore generale, Rafael Grossi, che scrive:
Il giorno è giunto, la missione di supporto e assistenza dell’AIEA A Zaporizhzhya (ISAMZ) è ora in arrivo. Dobbiamo proteggere la sicurezza e la protezione dell’Ucraina e del più grande impianto nucleare d’Europa. Orgoglioso di guidare questa missione che sarà nella città alla fine di questa settimana.
Fra i 13 esperti, in partenza per l’Ucraina, c’è anche un ingegnere nucleare italiano. Si tratta di Massimo Aparo, vicedirettore generale e capo del dipartimento di Salvaguardia dell’agenzia, per il quale lavora dal 1997.
Prima di entrare a far parte dell’AIEA, l’ingegnere italiano – pistoiese di nascita, ma romano d’adozione – ha lavorato anche presso l’Agenzia Spaziale Europea e l’ex Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare in Italia.
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Fonte: Rafael Mariano Grossi (Twitter)
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