Centinaia di migliaia di topi invadono l’Australia: una “piaga” di proporzioni bibliche

I topi si intrufolano ovunque e distruggono qualsiasi cosa. Si teme per la salute della popolazione e per i danni all'agricoltura.

L’Australia è alle prese con un’invasione di topi dalle proporzioni bibliche, che sta mettendo a rischio i raccolti e tormentando la popolazione. I cittadini sono esausti, stremati da centinaia di migliaia di piccoli roditori che si infilano ovunque, distruggendo tutto ciò che trovano nelle abitazioni e nei negozi.

I primi gruppi di topi sono stati notati lo scorso ottobre nelle zone rurali e da allora il numero di topolini è cresciuto in modo esponenziale, colpendo soprattutto il Nuovo Galles del Sud, con conseguenze terribili per cittadini a aziende.

L’invasione sembra essere collegata ai raccolti eccezionali che si sono verificati dopo la recente stagione delle piogge, in seguito a anni di siccità. L’aumento di cereali e altri prodotti agricoli ha determinato un incremento dei roditori. Ora la popolazione è davvero provata: le trappole non si trovano più, difendersi è molto difficile e la convivenza con i topi è diventata impossibile.

I titolari dei supermercati e negozi di alimentari arrivano a catturare fino a 500 topolini in una notte e ogni mattina impiegano cinque ore a ripulire i loro locali dagli escrementi e a gettare via le confezioni di cibo distrutte dai roditori. Niente è al sicuro: i topi rosicchiano qualsiasi cosa e ogni settimana finiscono nella spazzatura cinque o più bidoni di alimenti.

C’è chi si sveglia con escrementi di topi sul cuscino, chi è costretto a distruggere poltrone e divani dove si annidano i piccoli roditori, chi si trova topolini che corrono veloci da una stanza all’altra e chi convive con i topi anche in macchina. La puzza è insopportabile e opprimente e non c’è modo di eliminarla.

Le aziende agricole sono allo stremo. I topi si spostano nei fienili costringendo gli agricoltori a gettare via tutto il fieno, normalmente usato per alimentare mucche e pecore, con perdite di milioni di dollari.

Si teme anche per la salute dei cittadini: cresce la paura che i ratti possano diffondere malattie infettive e che le carcasse contaminino l’acqua potabile. I roditori che si sono intrufolati negli ospedali hanno inoltre morso almeno tre pazienti.

La natura tanto maltrattata porta a questi squilibri devastanti, ma proprio dalla natura potrebbe arrivare l’unica soluzione possibile. Tutti stanno sperando nella pioggia, che inondando i nidi potrebbe frenare l’invasione.

Fonte di riferimento: The Guardian/ANSA

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