Le cattive abitudini che danneggiano gli animali e l'ambiente.
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Cosa può fare in conreto ogni giorno ognuno di noi per difendere gli animali selvatici e l’ambiente? Abbiamo preso in considerazione le 10 cattive abitudini più diffuse, legate soprattutto alla maleducazione, che possono danneggiare l’ambiente e gli animali.
Si tratta di abitudini dannose che fanno ancora parte della vita quotidiana di molti. L’umanità ha ancora molta strada da percorrere per migliorare.
Utilizzare detersivi inquinanti
I detersivi inquinanti possono danneggiare l’ambiente e la fauna acquatica. Negli Stati Uniti l’Environmental Working Group ha messo a punto una lista nera dei prodotti per la pulizia della casa che comportano i maggiori rischi per la salute e per l’ambiente. In Italia possiamo affidarsi ad alcune certificazioni riportate sulle etichette per riconoscere i detersivi più rispettosi dell’ambiente e cruelty free.
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Gettare mozziconi di sigaretta al parco e sulle spiagge
Gettare i mozziconi di sigaretta in un parco, sulla spiaggia o in qualsiasi altro ambiente naturale – ma anche sui marciapiedi e lungo le strade delle nostre città – è un evidente segno di maleducazione. Ogni anno nel mondo sarebbero ben 4500 miliardi i mozziconi di sigaretta abbandonati. Il rischio è che contaminino l’ambiente e le fonti d’acqua, mettendo in pericolo la vita degli animali acquatici.
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Abbandonare bottiglie di vetro e lattine in natura
Sono davvero numerose le tipologie di rifiuti in cui possiamo imbatterci durante una passeggiata sulla spiaggia o in un parco poco curato, compresi i barattoli di vetro e le lattine. Sarebbe molto semplice gettare questi imballaggi nella raccolta differenziata. I barattoli di vetro possono diventare delle trappole per i piccoli animali. Rifiuti con parti taglienti, come bottiglie di vetro rotte, lattine in alluminio e scatolette in acciaio (come quelle del tonno) possono causare ferite agli animali selvatici.
Gettare per terra i chewing-gum masticati
Gettare per strada i chewing-gum masticati danneggia l’ambiente dal punto di vista economico (per via dei costi di rimozione e pulizia che le Amministrazioni Comunali devono sostenere) e dell’inquinamento. Infatti un chewing-gum masticato impiega circa 5 anni per dissolversi nell’ambiente. Ci sembra una delle cattive abitudini più semplici da abbandonare, anche a partire dal fatto che masticare un chewing-gum non è esattamente indispensabile per la nostra sopravvivenza.
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Usare cosmetici con microgranuli inquinanti
Negli Stati Uniti è in atto una vera e propria battaglia per eliminare i microgranuli inquinanti dai prodotti cosmetici, ad esempio dai dentifrici e dagli scrub per il corpo. Si tratta di piccole particelle non biodegradabili composte da polietilene o polipropilene. Attraverso gli scarichi domestici arrivano alle reti fognarie e possono raggiungere mari, fiumi e laghi. Negli Usa la zona dei Grandi Laghi sta subendo un forte inquinamento a causa di materie plastiche e microgranuli. I pericoli aumentano quando pesci e animali acquatici ingeriscono i microgranuli scambiandoli per cibo.
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Dare da mangiare agli animali al parco
Dare da mangiare agli animali presenti in un parco – pensiamo, ad esempio, alle anatre in un laghetto – può essere dannoso per loro se non conosciamo quali sono i cibi più adatti. Se vogliamo aiutare gli animali selvatici, ad esempio durante l’inverno, chiediamo maggiori informazioni alle associazioni che si occupano di prendersene cura, come la Lipu, l’Enpa e la Lav, in modo che il nostro intervento sia utile e non dannoso.
Usare pesticidi e insetticidi
Tutti dovrebbero essere al corrente dei danni causati all’ambiente e agli animali dai pesticidi e dagli insetticidi, eppure esistono ancora persone che utilizzano pesticidi per coltivare il proprio orto e insetticidi, a cuor leggero, per allontanare ed eliminare gli insetti presenti in casa. Eppure possiamo scegliere numerosi rimedi naturali per tenere lontani gli insetti e prenderci cura dell’orto in modo naturale, senza danneggiare l’ambiente e gli animali.
Abbandonare rifiuti di plastica
Rifiuti di plastica di ogni tipo, dalle bottigliette alle confezioni degli alimenti: li possiamo incontrare facilmente ai bordi delle strade, sulla spiaggia, nei boschi e nei parchi, oltre che vicino ai corsi d’acqua. Questi rifiuti stanno formando delle vere e proprie isole di plastica negli oceani. Gli imballaggi ma anche i semplici frammenti di plastica rischiano di intossicare o di soffocare gli animali. Tartarughe, uccelli, pesci, cetacei e altri animali acquatici e non sono in pericolo a causa di una cattiva abitudine ancora molto diffusa.
Prendere l’auto per brevi tragitti
L’uso dell’auto contribuisce all’inquinamento delle nostre città ed è dannoso per l’ambiente a cause delle emissioni nocive provocate dai comuni autoveicoli. Lo smog nelle aree urbane è in aumento anche a causa della cattiva abitudine di prendere l’auto per brevi tragitti che potremmo percorrere senza problemi a piedi o in bici. Chi vive nelle grandi città, inoltre, potrebbe dare un po’ più spesso una chance ai mezzi pubblici anche per i viaggi un po’ più lunghi.
Bere acqua in bottiglia
Tranne nel caso in cui l’acqua del rubinetto non sia potabile o sia in qualche modo inadatta rispetto al proprio stato di salute, è davvero inutile bere acqua in bottiglia. Eppure sono miliardi le bottiglie di plastica prodotte ogni anno per il confezionamento dell’acqua. Non tutte le bottiglie di plastica utilizzate nel mondo vengono riciclate per creare nuovi materiali. Le bottiglie di plastica, purtroppo, rischiano ancora di finire in discarica. Senza contare il petrolio necessario per la loro produzione. I danni all’ambiente, che possono interessare anche gli animali, sono evidenti.
Marta Albè
Fonte foto: lensmodern.com
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