Il preside di una scuola elementare inglese ha vietato ai suoi studenti di scambiarsi cartoline e letterine di Natale affermando che questa tradizione fa male al pianeta.
Il preside di una scuola elementare inglese ha vietato ai suoi studenti di scambiarsi cartoline e letterine di Natale affermando che questa tradizione fa male al pianeta.
Jonathan Mason, della scuola elementare di Belton Lane nella contea del Lincolnshire, ha scritto una lettera ai genitori dei suoi studenti spiegando perché quest’anno ha vietato all’interno del suo istituto, lo scambio di “Christmas Card”.
La motivazione è il grande impatto che questa tradizione ha sull’ambiente:
“In tutto il mondo, inviamo talmente tante cartoline di Natale che se le mettessimo una accanto all’altra, coprirebbero la circonferenza della terra 500 volte. La produzione di cartoline di Natale sta contribuendo alle nostre emissioni di carbonio in continua crescita”.
Mason ha suggerito agli studenti e ai genitori che vogliono scambiarsi gli auguri di Natale tramite lettere e cartoline di “inviarne una per tutta la classe” e non tante singolarmente, in modo da risparmiare soldi e non sprecare risorse.
Ha poi affermato di aver colto il suggerimento dei suoi stessi studenti che gli avrebbero mostrato preoccupazione proprio rispetto all’impatto ambientale dell’usanza di scambiarsi cartoline natalizie.
I genitori però non l’hanno presa bene e hanno criticato la decisione sostenendo che tali cartoline possono poi essere riciclate e che il provvedimento toglie ai bambini la gioia di festeggiare il Natale.
“È bello vederli uscire da scuola con le loro cartoline e un sorriso sul volto. È una tradizione natalizia che hanno avuto per molto tempo e ora gliela stanno portando via. So che dobbiamo proteggere l’ambiente, ma si tratta di alcune cartoline di Natale che si scambiano una volta all’anno e sentirne parlare proprio su un pezzo di carta sembra contraddittorio” ha dichiarato uno dei genitori.
Il preside è stato paragonato al “Grinch”, personaggio immaginario che vuole rovinare il Natale ai bambini. È proprio così o ha ragione?
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