Carovana dei ghiacciai: in un anno l’Adamello ha perso 14 milioni di metri cubi di acqua, pari a 5600 piscine olimpioniche

Il ghiacciaio dell'Adamello si assottiglia sempre di più, perdendo 14 milioni di metri cubi di acqua ogni anno

Il ghiacciaio dell’Adamello perde ogni anno 14 milioni di metri cubi di acqua, una quantità tale da riempire 5600 piscine olimpioniche.

Nel 1957, il ghiacciaio più esteso d’Italia copriva una superficie di circa 19 chilometri quadrati. Nel corso degli anni ha subito una progressiva e inesorabile riduzione e oggi, si registra un marcato ritiro, quantificabile in 10-12 metri.

È quanto emerge dai risultati della Carovana dei ghiacciai, la campagna di monitoraggio portata avanti da Legambiente. L’iniziativa, partita due giorni fa, ha lo scopo di monitorare la salute di tredici ghiacciai alpini e il Calderone d’Abruzzo, in un viaggio che proseguirà vino al 13 settembre.

Le masse glaciali dell’Adamello, il più grande ghiacciaio d’Italia, colpiscono in quando a dimensioni e bellezza e lasciano grande sconcerto al pensiero che nei prossimi decenni se continueremo con il trend attuale di immissioni di gas climaterianti, non potranno più essere ammirate dai numerosi turisti che raggiungono il passo del Presena – ha dichiarato Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente.

Poter ammirare o meno il ghiacciaio in futuro, non è però l’unico problema. L’obiettivo della Carovana dei ghiacciai, giunta alla seconda edizione, è quello di comprendere gli effetti della crisi climatica sullo stato dei nostri ghiacciai e sensibilizzare quante più persone possibili riguardo gli impatti dell’attività umana sullo stato di salute del Pianeta.

Il ghiacciaio dell’Adamello è uno dei più fragili tra quelli presenti sulle Alpi, poiché si trova a una quota inferiore rispetto agli altri, dunque risente maggiormente e prima dell’aumento delle temperature. Lo scioglimento di ampie porzioni di ghiaccio lo rende ancora più vulnerabile, poiché provoca l’affioramento di zone rocciose, che si scaldano e velocizzano la fusione e la frammentazione del ghiaccio circostante.

La perdita di ghiaccio, dunque, rende più rapida la perdita di altro ghiaccio e, contemporaneamente, contribuisce a un ulteriore innalzamento delle temperature. Un vero e proprio circolo vizioso, poiché l’aumento delle temperature porta chiaramente allo scioglimento di altre porzioni del ghiacciaio.

Se la nostra speranza è quella di interrompere questo terribile circolo vizioso, occorre agire in fretta, per frenare il riscaldamento del Pianeta.

Dopo la prima tappa, la Carovana dei Ghiacciai proseguirà verso il Ghiacciaio Vedretta Lunga, in Alto Adige. È possibile seguire il viaggio della Carovana sulla pagina Facebook di Legambiente Alpi.

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Fonte di riferimento: Carovana dei ghiacciai, Legambiente

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