Campi Flegrei, perché il sistema IT Alert non ha avvisato gli utenti delle scosse di terremoto

Lo sciame sismico che si è scatenato nei giorni scorsi ai Campi Flegrei ha generato preoccupazione e panico tra la popolazione, con oltre 150 scosse registrate in poche ore, la più forte delle quali, di magnitudo 4.4, è stata la più potente degli ultimi 40 anni nella zona. Eppure, il sistema IT-Alert non ha allertato la popolazione. Ma perché?

Le scosse di terremoto ai Campi Flegrei dei giorni scorsi ha generato panico tra la popolazione: oltre 150 scosse registrate in poche ore, la più forte delle quali, di magnitudo 4.4, è stata la più potente degli ultimi 40 anni nella zona.

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Ma la sera del 20 maggio, il sistema IT-Alert non ha inviato alcun messaggio alla popolazione, anche se l’attività vulcanica relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli è tra i casi per i quali l’attivazione dell’Alert è prevista.

Che cos’è il sistema IT-Alert

IT-alert è il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che invia ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.

Il messaggio IT-alert, una volta trasmesso, viene ricevuto da chiunque si trovi nella zona interessata dall’emergenza e abbia un telefono cellulare acceso e agganciato alle celle telefoniche, ed è attivo ufficialmente dallo scorso 13 febbraio.

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In particolare, al momento, il sistema è operativo per i seguenti rischi di protezione civile:

  • Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • Incidenti rilevanti in stabilimenti industriali;
  • Collasso di una grande diga;
  • Attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano

Perché IT-Alert non ha funzionato la sera del 20 maggio nella zona dei Campi Flegrei

Le scosse di terremoto dei giorni scorsi ai Campi Flegrei (ma anche le precedenti) sono dovute al bradisismo (letteralmente movimento lento del suolo), che, come spiega l’Osservatorio Vesuviano, porta sia al sollevamento che all’abbassamento dell’area interessata.

Fra il 1983 e il 1984 il suolo dell’area dei Campi Flegrei ha subito un sollevamento molto repentino, accompagnato da circa 16.000 scosse con magnitudo inferiore a 3. Successivamente, ha iniziato ad abbassarsi fino a quando nel 2012 ha ripreso a sollevarsi nuovamente.

Come confermato da uno studio apparso qualche mese fa  costante processo di sollevamento del suolo sta provocando l’indebolimento della crosta della caldera di questa zona vulcanica campana. Questa situazione sta provocando le scosse di questi ultimi tempi.

Per i vulcani campani (§3), i fenomeni per i quali si ritiene utile considerare l’utilizzo del sistema di allarme pubblico sono quelli che implicano un’attività eruttiva imminente – si legge però sui documenti della Protezione Civile – Per altre fenomenologie tipiche dei vulcani campani – quali a esempio i fenomeni bradisismici e l’attività fumarolica in aree note e predefinite – non si ritiene a oggi utile l’utilizzo del sistema di allarme pubblico

Ed è per questo che il sistema IT-Alert non è entrato in funzione.

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