I cambiamenti climatici sono un problema che ci riguarda direttamente. Uno studio per la prima volta ha messo nero su bianco i rischi legati al riscaldamento globale nel Mediterraneo
I cambiamenti climatici sono un problema che ci riguarda direttamente. Uno studio per la prima volta ha messo nero su bianco i rischi legati al riscaldamento globale nel Mediterraneo.
La ricerca condotta da una rete internazionale di scienziati guidati dalla School of Law della City University di Hong Kong, ha permesso di scoprire e valutare gli effetti dei cambiamenti climatici e dei problemi ambientali, nonché i rischi incontrati nella regione. L’obiettivo? Offrire le corrette informazioni per affrontarlo oggi e in futuro.
Secondo i ricercatori, l’area in cui viviamo sta sperimentando più che mai l’impatto del global warming. I tassi di cambiamento climatico osservati nel bacino del Mediterraneo superano le tendenze globali per la maggior parte delle variabili. L’impatto ha ulteriormente esacerbato i problemi ambientali esistenti causati dai cambiamenti nell’uso della terra come l’urbanizzazione e l’intensificazione agricola, dall’aumento dell’inquinamento e dal declino della biodiversità.
Lo studio ha preso in esame i vari cambiamenti ambientali e i rischi nei 5 principali settori interconnessi: le risorse idriche, gli ecosistemi, la sicurezza alimentare, la salute e la sicurezza umana.
Ad esempio, le temperature medie in questa regione sono già aumentate di 1,4° C dall’era preindustriale, 0,4° C in più rispetto alla media globale. Anche se il futuro riscaldamento globale è limitato a 2° C, come previsto dall’Accordo di Parigi, le precipitazioni estive potrebbero ridursi del 10-30% in alcune regioni, incrementando così la carenza idrica esistente e diminuendo la produttività agricola, in particolare nei paesi del sud.
Solo a causa dei cambiamenti climatici, le richieste di acqua per l’irrigazione nella regione dovrebbero aumentare tra il 4 e il 18% entro la fine del secolo. La crescita della popolazione può aggravare questi numeri fino al 22-74%. Anche lo sviluppo del turismo, le nuove industrie e lo sprawl urbano possono aumentare l’inquinamento delle acque.
L’acidificazione delle acque marine, l’aumento delle ondate di calore in combinazione con la siccità e il cambiamento dell’uso del suolo influenzano anche gli ecosistemi naturali, mettendo a rischio la biodiversità e la pesca.
Anche la produzione alimentare legata all’agricoltura e alla pesca nella regione mediterranea sta cambiando a causa dei cambiamenti sociali, economici e ambientali. Insieme al passaggio a una maggiore produzione alimentare basata sugli animali, i paesi del Sud rischiano di aumentare la loro dipendenza dal commercio.
La salute pubblica è influenzata da molteplici tendenze di cambiamento, dalle ondate di calore, dall’inquinamento con un rischio maggiore di malattie cardiovascolari o respiratorie, con l’aumento della diffusione dei vettori di malattie tra cui virus del Nilo occidentale, Dengue, Chikungunya.
Anche la sicurezza umana sarà minacciata a causa delle condizioni climatiche estreme, come l’innalzamento del livello del mare che presenta un rischio più elevato di mareggiate per le persone che vivono nelle zone costiere.
Il professor Michael Tsimplis della School of Law della City University di Hong Kong, che ha partecipato allo studio ha spiegato:
“Questo documento suggerisce che i rischi posti dai cambiamenti climatici nel Mediterraneo sono stati sottostimati perché ciascuno è stato esaminato solo in modo indipendente, ma in realtà sono interconnessi e interagiscono con problemi sociali ed economici esacerbando i loro impatti, quindi devono essere tutti affrontati contemporaneamente e all’interno degli stessi vincoli finanziari”.
È stata istituita una rete di esperti in materia di cambiamenti climatici e ambientali (Mediterranean Experts on Climate and Environmental Change- MEDECC), che attualmente coinvolge 400 ricercatori, supportati da agenzie governative e altri partner, per produrre una sintesi completa dei rischi e presentarla ai decisori per il dibattito e l’approvazione.
I cambiamenti climatici ci riguardano più di quanto pensiamo. Stiamo sperimentando ondate di caldo sempre più lunghe, violente tempeste, tornado ed eventi tipici di altre zone climatiche. Il global warming è venuto a bussare alle nostre porte mostrandoci i suoi spaventosi segni.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Climate Change.
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Francesca Mancuso