L'IPCC ci h avvertiti. Il Panel intergovernativo di esperti che si occupa dello studio dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale la scorsa primavera ha affermato con certezza che le attività umane stanno generando mutamenti senza precedenti nel clima della Terra, fornendo le prove scientifiche. Ma cosa accadrà in futuro se l'uomo non cambierà il proprio modo di agire?
Indice
L’IPCC ci h avvertiti. Il Panel intergovernativo di esperti che si occupa dello studio dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale la scorsa primavera ha affermato con certezza che le attività umane stanno generando mutamenti senza precedenti nel clima della Terra, fornendo le prove scientifiche. Ma cosa accadrà in futuro se l’uomo non cambierà il proprio modo di agire?
Basandosi sui dati del rapporto dell’IPCC, il World Resources Institute ha creato un’infografica che mostra ciò che il futuro potrebbe riservarci in termini di aumento della temperatura, di mutamenti delle precipitazioni e di danni all’ecosistema. Gli scenari sono quattro: Low Emission Pathway, Medium Emission Pathway, High Emission Pathway, Highest Emission Pathway.
Low Emission Pathway
Con un amento globale delle temperature fino a 2°, il primo scenario ipotizza che la produzione di anidride carbonica entro il 2020 raggiungerà il picco e poi scenderà fino al 66 per cento al di sotto rispetto ai livelli del 2010. In questo caso, il mondo si ritroverà comunque ad affrontare alcune conseguenze. Ad esempio, circa il 24 per cento in più della popolazione mondiale avrà a disposizione ridotte risorse idriche entro il 2080 rispetto ai livelli del 1980. Inoltre, nel 2080 circa quattro volte il numero di persone saranno esposte a inondazioni rispetto al 1980. Circa un terzo delle barriere coralline sperimenterà una degradazione a lungo termine nel corso dei prossimi decenni.
Medium Emission Pathway
Questo scenario presuppone un aumento globale delle temperature fino a 2,9°C, con il picco di emissioni di anidride carbonica nel 2040, ma destinato ancora ad aumentare del 19 per cento al di sopra dei livelli del 2010. Ciò significa che circa i due terzi delle barriere coralline del mondo sperimenteranno danni a lungo termine nel corso dei prossimi decenni. In questo scenario, il bilancio del carbonio del mondo sarà esaurito nel 2056. La popolazione con ridotto accesso alle risorse idriche sarà il 26% nel 2080, mentre entro quella data aumenterà di sei volte rispetto ai livelli del 1980 il numero di persone esposte a inondazioni. L’aumento delle temperature avrà un impatto negativo anche sui lavoratori, riducendone la produttività del 20% nel 2100.
High Emission Pathway
Questo scenario prevede invece un aumento delle temperature fino a 3,7°C. Le persone con scarso accesso all’acqua potabile saranno il 32%, quelle soggette a inondazioni saranno sette volte di più rispetto ai livelli del 1980 e sarà a rischio anche la sicurezza alimentare, con un impatto così diffuso che gli esseri umani non saranno in grado di adattarsi. In questo caso, le riserve di carbonio si esauriranno nel 2057. La maggiore parte delle specie vegetali e animali dell mondo diminuirà di oltre il 50 per cento entro il 2080 con l’aumento delle temperature di 3,5°C.
Highest Emission Pathway
Lo scenario peggiore suggerisce che le emissioni annue di anidride carbonica continueranno a salire fino al 2100, in aumento del 108% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2050. Secondo il WRI, il bilancio del carbonio si esaurirà entro il 2045. Il 38% della popolazione non avrà accesso all’acqua mentre le persone soggette a inondazioni saranno dodici volte di più rispetto ai livelli del 1980. Un aumento delle temperature al di sopra di 4° C provocherà una diminuzione della produzione agricola, la perdita critica di funzioni dell’ecosistema e l’estinzione di molte specie animali e vegetali.
Secondo l’IPCC, conflitti violenti, scarsità di cibo e gravi danni alle infrastrutture influenzeranno il mondo se il riscaldamento globale continuerà al ritmo attuale. L’aumento delle temperature aggraverà ancora di più la povertà.
Essa sostiene, inoltre, che il mondo è in “un’epoca di cambiamenti climatici di origine antropica” e ha già assistito all’impatto del riscaldamento globale in ogni continente e in tutto gli oceani.
Francesca Mancuso
LEGGI anche:
Cambiamenti climatici, IPCC: tutta colpa dell’uomo (#DebateIsOver)
Cambiamenti climatici: sono prodotti dall’uomo. Il nuovo rapporto Ipcc dell’ONU
Le conseguenze dei cambiamenti climatici [VIDEO]
ONU: i 15 disastri del 2013 imputabili ai cambiamenti climatici