Secondo questa nuova analisi, oltre la metà delle 68mila morti in Europa - circa il 56% - è correlata al cambiamento climatico causato dall'uomo
Le temperature record dell’estate 2022 hanno causato oltre 68mila decessi in Europa, di cui più della metà sono da attribuire al riscaldamento causato dall’uomo.
È quanto emerge dallo studio “Mortality burden attributed to anthropogenic warming during Europe’s 2022 record-breaking summer”, pubblicato su npj Climate and Atmospheric Science da un team di ricercatori spagnoli e svizzeri guidato dall’Institut de Salut Global de Barcelona (ISGlobal), secondo cui 38.154 dei 68.593 decessi correlati al caldo nell’estate 2022 non si sarebbero verificati senza il riscaldamento antropogenico.
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Molti vedono il cambiamento climatico come una preoccupazione futura – ha detto l’autrice principale, Thessa Beck. Eppure i nostri risultati sottolineano che si tratta già di un problema urgente.
Il clima caldo ha ucciso più donne che uomini, più europei del sud che europei del nord e più anziani che giovani. Gli scienziati sapevano già che l’inquinamento da carbonio aveva reso le ondate di calore più calde, ma non immaginavano di quanto avesse fatto aumentare il bilancio delle vittime.
Lo studio
Secondo la ricerca, il 56% dei decessi legati al caldo avrebbe potuto essere evitato se il mondo non fosse stato riscaldato dalla combustione di combustibili fossili e dalla distruzione della natura. La quota variava tra il 44% e il 54% nei sei anni precedenti.
Questo risultato ha senso: la mortalità legata al caldo aumenta rapidamente man mano che le temperature superano i limiti a cui le persone sono acclimatate, commenta Emily Theokritoff, ricercatrice dell’Imperial College di Londra.
L’Europa si sta riscaldando due volte più velocemente del resto del Pianeta e il bello è che i medici avvertono che gli ospedali e le strutture sanitarie non sono per nulla preparati ad affrontarne le conseguenze.
Stando ai dati della ricerca, inoltre, si prevede che le vite perse a causa delle estati più calde in Europa supereranno quelle salvate da inverni più freddi se il Pianeta si riscalda più di 2°C rispetto ai livelli preindustriali. La scorsa settimana, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente ha avvertito che il mondo è sulla “buona” strada per riscaldarsi di 3°C entro la fine del secolo.
Un malinteso comune è che solo le temperature estreme rappresentino un serio rischio. Tuttavia, il nostro studio – concludono gli scienziati – insieme a ricerche precedenti, mostra che anche il caldo moderato può portare a decessi legati al caldo, in particolare tra le popolazioni più vulnerabili.
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