Dominella Trunfio Era una comune ditta di traslochi ma si è trasformata in un sostegno per tutte le vittime di violenza domestica, perché a loro offre servizi del tutto gratuiti.
Era una comune ditta di traslochi ma si è trasformata in un sostegno per tutte le vittime di violenza domestica, perché a loro offre servizi del tutto gratuiti.
In poco tempo, la californiana Meathead Movers, è diventata un punto di riferimento per coloro che vogliono scappare da un marito o una moglie maneschi.
L’idea è dei fratelli Aaron e Evan Steed, proprietari della ditta aperta nel 1997 che oggi dopo vent’anni, offre un’immagine rinnovata della loro mission, facendosi aiutare da una campagna pubblicitaria con traslocatori dall’aspetto sexy.
La storia sulla svolta benefica è raccontata nella pagina Facebook della Meathead Movers, i due fratelli Steed ricordano, infatti, che tra i primi clienti, c’era stata una ragazza disperata che voleva scappare di casa per via del partner violento.
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“All’epoca avevamo decisa di aiutarla e di non farle pagare il servizio di trasloco. È stato poi automatico continuare”, scrivono.
Ma c’è di più, oltre a offrire traslochi gratuiti, gli Steed collaborano con otto associazioni californiane che si occupano proprio di violenza domestica, cosicché le persone che si rivolgono a loro per scappare di casa, trovano anche un supporto psicologico e un aiuto nella ricerca di un’altra sistemazione.
E la campagna #MoveToEndDV (poniamo fine alla violenza domestica) va proprio in questa direzione, incoraggiando anche altre imprese locali a offrire gratuitamente alcuni servizi.
Ultimamente la ditta ha lanciato una iniziativa sui social per attirare più clienti: i dipendenti più sexy posano come modelli. Ma attenzione i traslocatori non sono muscoli.
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“I ragazzi sanno spostare mobili ma sono formati a gestire i casi di violenza domestica, attraverso un filo diretto con le forze dell’ordine. Nessuno gioca a fare il giustiziere”, scrivono ancora.
Ovviamente il servizio si rivolge a tutte le vittime di violenza domestica, la ditta non riceve finanziamenti per questa battaglia ma sono in tanti a sostenerla con donazioni sul loro sito.
“Sposare questa causa ci dà più soddisfazione di qualsiasi ritorno economico”.
Dominella Trunfio
