5 storie di vita di persone che ci hanno fatto piangere nel 2022

Come ogni anno, anche nel 2022 abbiamo voluto condividere con voi storie belle e commoventi di persone che hanno reso la propria vita straordinaria

L’anno appena trascorso è stato difficile e sofferto, da molti punti di vista: lo scoppio della guerra in Ucraina, le sanguinose proteste in Iran, il fallimento della COP27 e degli impegni per il contrasto alla crisi climatica. Insomma, di cose brutte ne sono successe – ma oggi non vogliamo ricordare gli eventi tristi.

In questo articolo vogliamo ricordarvi cinque storie di solidarietà e umanità che vi abbiamo raccontato nel corso del 2022, che ci hanno fatto commuovere ed emozionare, che ci hanno dimostrato che esistono piccoli grandi eroi del quotidiano di cui spesso non si parla, ma che rappresentano la vera essenza del nostro essere “umani”.

La lotta di Nice contro la mutilazione genitale

Quella della mutilazione genitale è una piaga sociale che colpisce ancora troppe ragazzine in tutto il mondo. Ma, per fortuna, ci sono donne che stanno lottando con le unghie e con i denti affinché essa si estingua, per sempre.

Una di queste “guerriere” è Nailantei Leng’ete, una ragazza Masai di 31 anni che dal 2009 è riuscita a salvare oltre 20 mila bambine dalla mutilazione genitale. Da piccola Nailantei “Nice” era scappata di casa per sfuggire alla mutilazione genitale, consuetudine per tutte le giovanissime donne che vivono in Kenya.

Dal 2008 è l’educatrice della comunità e ogni giorno si batte non solo contro le mutilazioni, ma anche per evitare matrimoni di spose bambine e per la promozione dell’istruzione femminile. Il suo impegno è noto in tutto il mondo, perché ha portato la causa femminile Masai fuori dal villaggio rurale.

 Leggi la storia di Nice.

La corsa di Jacky contro il cancro

Lei si chiama Jacky Hunt-Broersma e ha perso una gamba a causa di un tumore. Per esorcizzare la malattia ma, soprattutto, per ispirare altre persone (malati e non solo) a superare i propri limiti, dimostrando che nulla è impossibile, ha iniziato a correre.

104 maratone in 104 giorni, ovvero più di 4.300 chilometri percorsi con l’aiuto di una protesi al titanio. Con il suo impegno e il suo fiatone ha posto l’attenzione sulla disabilità derivante dalla perdita di un arto, e grazie ai social ha raccolto dei fondi per Amputee Blade Runners, un’organizzazione senza scopo di lucro che fornisce protesi da corsa.

Spero che questo ispiri gli altri a uscire dalla loro zona di comfort e provare qualcosa di nuovo e vedere veramente di cosa sei capace – ha detto. – Correre ha inciso mentalmente ma al contempo ha mostrato quanto può essere forte il mio corpo. Mi ha dato una totale nuova accettazione di chi sono e che posso fare cose difficili.

Leggi la storia di Jacky.

L’impresa di Tayla contro il bullismo

Tayla Clement è una ragazza neozelandese di 24 anni, meglio nota come la “ragazza che non può sorridere”, a causa della rara sindrome di Moebiu (colpisce una persona ogni quattro milioni). A causa di questa malattia congenita e incurabile, che le provoca una paralisi facciale permanente, Tayla è stata per anni vittima di bullismo e prese in giro.

Dopo aver sofferto di depressione e aver tentato più volte il suicidio, la ragazza ha trovato la sua dimensione nell’attività sportiva, in particolare nel lancio del peso, disciplina nella quale è diventata campionessa nel 2018.

Oggi Tayla sfrutta la notorietà raggiunta e il medium dei social network per condividere la sua storia e ispirare altre persone che lottano ogni giorno e le aiuta ad accettare il proprio aspetto perché non cadano nella depressione.

Leggi la storia di Tayla.

Un gelato per rinascere dopo una violenza

Per molte donne vittima di violenza, tornare a vivere una vita normale sembra un’impresa impossibile. Ad aiutarle c’è la chef Viviana Varese che, nella sua gelateria impiega donne che hanno subito diverse forme di violenza (fisica, psicologica, sessuale, economica o stalking).

La gelateria (e l’intero progetto) ha un nome carico di significato: “Io sono VIVA” – una mano tesa a tutte coloro che hanno subito la violenza dei loro compagni e che non trovano la forza di rialzarsi da sole. Per ogni chilo di gelato venduto verrà devoluto 1€ a CADMI (Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano) a sostegno dei vari progetti.

Leggi la storia di Viviana e delle sue donne.

La bambina che salva l’oceano dalla plastica

Ha solo 8 anni ma è già una grande difenditrice dell’oceano. Thaaragai Aarathana, indiana, ha ereditato la passione per il mare e per l’oceano dal papa Aravind, che di mestiere fa l’istruttore subacqueo: grazie a lui, la piccola ha imparato a immergersi nelle profondità dell’Oceano Indiano.

Purtroppo, al posto di trovare meduse e banchi di pesci, troppo spesso le capita di imbattersi in cumuli di plastica e rifiuti. Di fronte a questo triste spettacolo, la piccola si è sentita come investita di una “missione”. Insieme al padre, si immerge tutti i giorni nelle acque indiane per raccogliere la plastica e liberarle dall’inquinamento marino.

 

 

Mio padre ed io abbiamo un legame speciale con l’oceano. Mi piace il nuoto, l’esercizio fisico, la danza, le immersioni, pulire, approfondire la consapevolezza sulla vita marina e l’inquinamento da plastica – spiega Thaaragai.

Insieme al lavoro di pulizia, Thaaragai e Aravind portano avanti delle campagne di sensibilizzazione e partecipano ad ogni evento possibile per informare le persone sull’emergenza della plastica in mare e su come contrastarla significhi tutelare il futuro nostro e del Pianeta.

Leggi qui la loro incredibile storia.

Qui potete leggere altre storie di solidarietà e gentilezza che vi scalderanno il cuore nell’ultimo giorno dell’anno e che, lo speriamo, possano essere per voi fonte di ispirazione nel 2023.

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