Torna dopo 2 anni passati in comunità ma la sua casa è in pessime condizioni. Tutto il paese si mobilita per aiutarlo

A Specchia una gara di solidarietà ha permesso ad concittadino tornato da una comunità di recupero di avere nuovamente una casa

Questa bella storia arriva da Specchia, paese in provincia di Lecce, dove un uomo di 47 anni ha fatto ritorno dopo più di due anni trascorsi in una comunità di recupero. La sua casa però era ormai vecchia e si trovava in pessime condizioni. Tutto il paese allora si è dato da fare per accoglierlo al meglio.

Davide, un cittadino di Specchia, borgo del Salento, è finalmente tornato a casa dopo aver trascorso un lungo periodo in una comunità di recupero per tossicodipendenti. La preoccupazione però era grande dato che la casa di famiglia (vuota da tempo dato che i genitori sono morti) era messa molto male e aveva bisogno di una ristrutturazione oltre che di mobili e di letti.

Grazie ad un amico d’infanzia, Alvaro Lucatelli, si è attivata una vera e propria gara di solidarietà, non solo degli amici più stretti dell’uomo, ma un po’ di tutto il paese, con la collaborazione anche del parroco don Antonio Coluccia, che ha ospitato Davide in attesa che l’abitazione fosse pronta.

Nel corso dei passati 2 mesi tante persone hanno contribuito come potevano per far tornare quella casa un luogo accogliente: c’è chi si è improvvisato muratore o falegname, chi ha donato mobili o denaro per acquistare quanto necessario alla ristrutturazione.

Come ha raccontato Lucatelli alla stampa locale:

Ciascuno ha fatto quello che sapeva fare, l’impianto elettrico ad esempio è stato messo a nuovo da tre “elettricisti” diversi e i lavori sono andati avanti di buona lena. È successo spesso che più di qualcuno rinunciasse a stare del tempo in famiglia per potere dare realtà a questo sogno”

Ma non solo, i cittadini di Specchia si sono anche attivati per sistemare le utenze e risolvere alcuni problemi di morosità.

“Sarà un gran festa il giorno del ritorno del nostro concittadino. Ora ci stiamo muovendo affinché qualcuno gli possa dare un lavoro. La “rinascita” sarebbe completa se qualcuno accogliesse la nostra richiesta e, come in un film scrivesse la parola fine nel più bello dei modi”

Un gesto davvero bellissimo per riaccogliere nella comunità uno di loro. Qualcuno che si era momentaneamente perso ma che, circondato da tutto questo amore, sicuramente saprà ripartire al meglio.

Fonti: La Gazzetta del Mezzogiorno / Lecce Sette

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