Questo ragazzo diversamente abile con il suo intervento è riuscito a salvare 4 testuggini rimaste incagliate in una rete tra detriti, rifiuti e plastica
Era in vacanza con la sua mamma alle Maldive ed è diventato un piccolo grande eroe. Il suo intervento, infatti, è stato decisivo per riuscire a liberare quattro tartarughe marine rimaste impigliate nelle reti e nella plastica. Si tratta di Simone Di Mario, diciannovenne romano che, durante un’escursione in barca, partita dall’isola di Dhidhodhoo, è stato il primo ad accorgersi del groviglio galleggiante in mezzo all’oceano e a dare l’allarme, permettendo di salvare le testuggini.
A rendere nota la storia del giovane diversamente abile di Roma, l’associazione North Maldives che si occupa di ecoturismo nella parte settentrionale dell’arcipelago tropicale tra i più spettacolari del Mondo attraverso la diffusione di un video in cui vengono mostrati i momenti più salienti del salvataggio.
Il suo intervento è stato, infatti, decisivo perché nessun altro si era accorto della situazione, ma dopo la segnalazione di Simone il personale di bordo ha deciso di accostare la barca. Solo in quel momento ci si è accorti che all’interno di quell’ammasso di reti abbandonate e rifiuti di plastica c’era qualcosa che si muoveva indipendentemente dalla corrente.
Si trattava, appunto di quattro esemplari di tartarughe della specie lepidochelys olivacea che tentavano inutilmente di liberarsi, condannate a morte certa.
“Ali Shameeme e Rasheed Moosa, i nostri accompagnatori maldiviani, hanno lavorato duramente, tagliando reti e plastica con i coltelli, per liberare le tartarughe – racconta al telefono all’Ansa Antonella Bonamoneta – è stato difficilissimo, ma alla fine siamo riusciti a liberarle tutte e quattro. L’ultima l’abbiamo dovuta issare a bordo per togliere gli ultimi legacci e poi l’abbiamo liberata in acqua. Aver fatto qualcosa di concreto per l’oceano è stata un’esperienza straordinaria”.
La plastica e i rifiuti che invadono gli oceani stavano per compiere altre quattro vittime innocenti, ma per forturna, questa volta c’era un piccolo grande eroe sul loro cammino. Grazie Simone!
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Simona Falasca
Foto e video: Ansa