“Sono pelata e sono bella”: la storia di Silvia, che accettando l’alopecia ha imparato ad amarsi così com’è

Sono pelata e sono bella: la storia di Silvia Amorosino che accettando l'alopecia ha imparato ad amarsi così com'è.

Quello che è bello lo decidi tu, scrive Silvia Amorosino sul suo profilo Instagram, lei che per anni ha combattuto contro l’insicurezza, che non si sarebbe mai sognata di pubblicare una foto da pelata, che si vergognava del proprio corpo e di quella malattia genetica che nel bene e nel male ha segnato la sua vita, l’alopecia.

Perdere le ciglia, le sopracciglia, tutti i capelli non è stato facile, perlomeno all’inizio, quando Silvia non aveva ancora le forze per accettare la sua diversità, fragile e piena di paure. Un percorso ad ostacoli fatto di dolore, oscurità, titubanze, che le ha richiesto molto coraggio.

Perché essere diversi dalla maggioranza non è mai facile ed è inevitabile dover fare i conti con il giudizio degli altri, e ancora più inevitabile è doversi confrontare con se stessi e il proprio giudice interiore.

Quello di Silvia, come si evince seguendola sui social, era particolarmente severo, implacabile, non le dava tregua, perlomeno finché non ha deciso di dire basta. Prima di riuscirci ha abbandonato la sua terra, la Basilicata, per raggiungere gli Stati Uniti, scoprendo tante altre persone con lo stesso problema e le stesse angosce.

Ed è così che, pian piano, ha deciso di cambiare vita, trovando la forza dentro se stessa per amarsi e accettarsi esattamente com’è:

“Mi sembra sopratutto incredibile che una volta ero una persona triste, disperata, piagnucolona. Quanti pianti per i capelli e che dolore profondo e immenso. Mi sembra assurdo guardare la donna che sono oggi e sapere che mi piaccio. Sapere che non ho problemi con quello che vedo. Sapere che mi sono accettata completamente per quella che sono. Mi sembra incredibile vedere una testa pelata ed essere felice. Andare oltre a quella che ero una volta… Io non voglio indietro i capelli perché io sono così. Sono pelata e sono bella. Non ho i capelli ma non significa che mi manca qualcosa. Sono diventata una donna pelata e l’amore per me stessa mi ha portata ad amarmi così come sono. Non più magra, non più alta e manco con una bella chioma nera.”

Silvia ha così imparato ad accettare non solo l’alopecia ma tutta se stessa, senza più essere ossessionata dalle diete, senza più bisogno di aderire agli stereotipi.

E i turbanti da lei stessa realizzati con fantasia e creatività, compagni di avventura un tempo indispensabili per coprire il disagio della sua testa pelata, ora non sono più una copertura ma un accessorio che ama indossare quando le va!

Una storia di coraggio che dimostra quanto sia importante imparare ad accettarsi e ad amarsi, primo passo fondamentale per intraprendere un nuovo percorso all’insegna dell’autenticità.

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Fonte: Instagram

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