Il coraggio di Said che muore da eroe: non sa nuotare, ma si tuffa a salvare i bambini nel mare di Castelvolturno

Rahhal Amarri pur non sapendo nuotare si è gettato in mare per trarre in salvo dei bambini che stavano annegando

Rahhal Amarri, per tutti Said, non sapeva nuotare. Eppure, quando ha visto che dei bambini che stavano annegando in mare, non c’ha pensato neanche un minuto: si è tuffato e li ha salvati. Ma Said purtroppo non ce l’ha fatta, è morto da eroe.

Aveva 42 anni Rahhal Amarri ed era il titolare del Lido dei Gabbiani al Villaggio Coppola a Castelvolturno. Era nato in Marocco, ma da quasi vent’anni viveva in Italia, lavorando appunto nel ramo della balneazione. Una vita tranquilla, finalmente la speranza di poter portare nel nostro Paese la moglie e i figli. Ma il destino per Said ha scelto diversamente.

Il mare non era agitato, ma i bambini (non è chiaro se fossero due o quattro) sono stati comunque trasportati dalla corrente. Così mentre i genitori urlavano dalla spiaggia, Said si è tuffato in acqua, correndo come un matto. Con l’aiuto di un altro bagnante, l’uomo ha messo in salvo i piccoli, ma purtroppo è stato poi stroncato da un infarto. E quando il bagnino è intervenuto con il pattino, per lui purtroppo non c’è più stato nulla da fare.

“Muore così un eroe che sacrifica la sua vita per salvarne quattro. Lascia due figli. Due ragazzi che resteranno orfani ma con la certezza che il loro papà è stato un eroe dal coraggio straordinario e che grazie a lui altri quattro bambini della loro età potranno invece continuare a vivere. Grazie Rahhal esempi come il tuo gettano una luce di verità e speranza contro la menzogna e la propaganda. Siamo tutti figli di questa terra destinati ad aiutarci l’un l’altro per vivere. Anche al costo della nostra stessa vita. Riposa in pace”, scrive su Facebook il politico Mario Imbimbo.

E sui social, per Said arriva la commozione: Riposa in pace. Gli uomini che hanno diffidenza di colore e razza, sicuramente nn sono migliori. Hai dato una bellissima lezione a chi , vi tratta male”, scrive un utente. E ancora: “Un eroe? No un uomo con tanta resilienza bontà e amore per il prossimo non dimentichiamoci che noi tutti siamo cittadini del mondo”.

E anche noi vogliamo ricordare Said per la generosità, un uomo che ha messo se stesso in secondo piano per salvare altre vite umane.

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