A partire dal mese di Maggio il borgo di Peccioli, piccolo paese della provincia di Pisa, che si era già guadagnato le pagine di greenMe.it con la sperimentazione del dissociatore molecolare per produrre energia dai rifiuti, farà da scenario ad un'altro particolare progetto-pilota in cui tecnologia, ambiente e amministrazioni locali andranno a braccetto trasformando la cittadina in una vera e propria Robotown in cui sguinzagliare per le vie del centro storico di Peccioli, robot che puliranno le strade, che aiuteranno nel fare la spesa, che faranno la raccolta differenziata dei rifiuti o che accoglieranno i turisti nell'atrio dei musei pecciolesi, quello delle icone ed il museo etrusco.
A partire dal mese di Maggio il borgo di Peccioli, piccolo paese della provincia di Pisa, che si era già guadagnato le pagine di greenMe.it con la sperimentazione del dissociatore molecolare per produrre energia dai rifiuti, farà da scenario ad un’altro particolare progetto-pilota in cui tecnologia, ambiente e amministrazioni locali andranno a braccetto trasformando la cittadina in una vera e propria “Robotown” in cui verranno “sguinzagliati” per le vie del centro storico robot che puliranno le strade, che aiuteranno nel fare la spesa, che faranno la raccolta differenziata dei rifiuti o che accoglieranno i turisti nell’atrio dei musei pecciolesi, quello delle icone ed il museo etrusco.
Ma , ancora , i robot potranno essere utilizzati per la vigilanza diurna e notturna, come “taxi robotico” per gli spostament interni al centro storico o, ad esempio, per raggiungere la pista ciclabile, situata a valle del paese, direttamente dalla piazza principale del borgo, ma anche, addirittura, come aiutanti nell’insegnamento ai bambini.
Si tratta dell’ambizioso progetto sperimentale voluto dall’amministrazione comunale con il supporto ed il coordinamento scientifico della Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento Sant’ Anna di Pisa finalizzato alla partecipazione ad un bando europeo che incentiva la ricerca e l’innovazione tecnologica, in scadenza domani. In ballo ci sono finanziamenti per circa 10 milioni di euro anche se la concorrenza sarà agguerrita essendo in lizza altri duecento progetti partecipanti.
Quello di Peccioli però rappresenta un esperimento unico al mondo di ricerca scientifica – in particolare quella nel settore della robotica e della domotica – che esce dalle “segrete stanze” dei laboratori per diventare visibile a tutti, invadendo pacificamente le strade del piccolo borgo dell’ Alta Valdera, situato a metà strada tra Volterra e Pontedera, lungo la via che conduce a Pisa. Una ricerca scientifica per così dire “condivisa e partecipata in cui la cittadinanza, interagendo con i robot tutti i giorni, avrà un ruolo determinante, fino ad oggi inimmaginabile in contesti di sviluppo e ricerca tecnologica di così alto livello.
Quale sarà l’utilizzo migliore per i robot, infatti, lo decideranno, insieme ai coordinatori del progetto, gli stessi cittadini che indicheranno le loro preferenze stilando una vera e propria graduatoria tra tutte le applicazioni attuabili per mezzo dei robots tramite dei questionari anonimi distribuiti agli abitanti lo scorso venerdì, in occasione della presentazione ufficiale del progetto alla cittadinanza che, oltre ad indicare gli impieghi preferiti per i robots, ha potuto anche prenotarsi per testare direttamente a casa propria alcune delle applicazioni robotiche.
“Fino ad oggi abbiamo sottolineato soprattutto la progettualità ed il valore scientifico del progetto Robotown che ci inorgoglisce e responsabilizza allo stesso tempo”- ha detto il sindaco Silvano Crecchi nella conferenza stampa alla quale noi di greenMe.it non potevamo mancare. ”Tuttavia crediamo che il progetto debba essere spiegato e condiviso con la cittadinanza. Quanto più il ruolo dei cittadini di Peccioli sarà attivo e consapevole, tanto più Robotown avrà possibilità di ricevere i contributi previsti dal bando europeo. Speriamo che l’assemblea di stasera sia la prima di una lunga serie, segno evidente che i cittadini avranno capito il nostro progetto”.
Sulla stessa linea anche Renzo Macelloni, presidente di Belvedere S.p.A: “È la prima volta al mondo che un laboratorio scientifico interagisce con una comunità, essa stessa parte del progetto” ha detto Macelloni che ha sottolineato come “robotown” venga da un percorso politico ed amministrativo iniziato già nel 1995 con i primi contatti con il Sant’ Anna di Pisa, fino alla realizzazione di una residenza sanitaria assistita nella frazione pecciolese di Ghizzano in cui già si sperimentano alcune delle applicazioni biomedicali sviluppate dai ricercatori del Sant’Anna, anche presso la casa domotica di Peccioli, il laboratorio dell’ hi-tech in cui si sviluppano alcune delle applicazioni robotiche al servizio della vita quotidiana, tra le più all’avanguardia.
Parafrasando una frase di Bill Gates, Paolo Dario, coordinatore del progetto e rappresentante della Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento Sant’ Anna di Pisa, ha detto: “Ci immaginiamo di portare, in futuro, un robot in ogni casa” proprio come fossero elettrodomestici di uso comune da produrre in industrie hi-tech che vorremmo attrarre sul territorio di Peccioli. Tra gli obiettivi del progetto robotown, infatti, c’è il rilancio della formazione e dell’occupazione locale, ma anche del turismo:i turisti, infatti,vorranno vedere Peccioli, il paese in cui cittadini e robots interagiscono tutti i giorni.
La vera e propria Guest star del progetto Robotown sarà Dust Cart, il “robot spazzino” giramondo, presentato per la prima volta in Giappone, ad Osaka, e noto ormai in tutto il globo. Il “Wall-e nostrano era stato messo all’opera per la prima volta nel Maggio dello scorso anno a Pontedera, dove hanno sede i laboratori di robotica e domotica del Sant’ Anna Valdera, e poi proprio a Peccioli, alcuni giorni dopo, dove già aveva dato buona prova delle sue capacità di spazzino, raccogiendo la spazzatura di casa degli abitanti del centro storico.
Come ha spegato Paolo Dario, coordinatore del progetto robotown ma anche del progetto europeo DustBot, che ha dato origine alla creazione di Dust Cart, il robot spazzino potrà essere chiamato anche con il cellulare e si presenterà direttamente alla porta di casa dell’utente il quale dovrà solo digitare un pulsante sulla “pancia” del robot con le ruote e dalle fattezze umane il quale, con voce gracchiante ed umanoide, lo ringrazierà portando il sacchetto della spazzatura al più vicino cassonetto oppure, se il contenuto della spazzatura non è conforme al tipo di raccolta differenziata effettuata, darà istruzioni ed insegnamenti al cittadino che lo ha chiamato.
Dust Cart, infatti, sviluppato dal Sant’Anna di Pisa, che ha il ruolo di coordinatore del progetto europeo Dust Bot, di cui fanno parte 9 partner di 5 paesi europei (Italia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito), è in grado di rilevare gli ostacoli sul suo cammino grazie ad un apposito sitema laser e, oltre alla raccolta dei rifiuti, può svolgere lo spazzamento delle strade in abbinamento con un altro robot, Dust Clean, ma può essere particolarmene utile nei contesti urbani dei piccoli borghi, potendo anche fornire informazioni sulla qualità dell’aria e sul riciclo, ma potrà anche essere programmato per dare informazioni di tipo turistico, come un vero e prorio totem informativo dotato di monitor con funzioni in touchescreen.
Per vedere in funzione Dust Cart e tutti gli altri robot, dunque, l’appuntamento è a Peccioli a partire dal mese di Maggio. A Luglio sarà fatta una prima verifca del progetto per poi, se tutto andrà bene, portare definitivamente il tutto a compimento entro la fine del 2010.