Luis Jorge Rivera Herrera è un naturalista portoricano, a lui si deve il merito della creazione di una riserva naturale per tartarughe liuto a rischio d’estinzione e la fine di un progetto di costruzione di un mega resort all’interno dell’area protetta.
Luis Jorge Rivera Herrera è un naturalista portoricano, a lui si deve il merito della creazione di una riserva naturale per tartarughe liuto a rischio d’estinzione e la fine di un progetto di costruzione di un mega resort all’interno dell’area protetta.
Nei giorni scorsi Rivera Herrera è stato tra i vincitori del Goldman Environmental Prize, il cosiddetto Nobel per l’ambiente, per la sua campagna a favore del patrimonio naturale di Porto Rico.
L’uomo ha, infatti, condotto con successo una battaglia durata sedici anni, alla fine dei quali il suo impegno e la sua costanza sono stati ripagati.
Nato a Porto Rico, Rivera Herrera ha trascorso la maggior parte della sua infanzia nella fattoria di famiglia fino a quando il governo ha espropriato il terreno, con l’intenzione di costruire un impianto per il trattamento delle acque reflue.
All’epoca il naturalista aveva solo 8 anni ma quell’evento, ha segnato per sempre il corso della sua vita come ha raccontato durante la sua premiazione a San Francisco. Quelle ruspe insomma, sono state la base del suo impegno per la protezione dell’ambiente.
Con una laurea in scienze ambientali in tasca e diversi studi sul tema, nel 1999 su un giornale locale l’uomo legge che il governo voleva costruire un mega resort in una zona protetta portoricana.
Il corso della storia questa volta doveva essere cambiato. Così Rivera Herrera insieme a un gruppo di amici inizia a organizzare la sua opposizione pubblica contro il governo. Anno dopo anno, nasce la Coalizione del Corridoio del nord-est ecologico e lo stesso naturalista elabora un progetto di legge per proteggere il territorio e trasformarlo in riserva naturale.
Dopo il fallimento del primo tentativo, nel 2007 l’uomo si rende conto di aver costruito intorno alla sua campagna un sostegno pubblico incredibile, ma l’elezione del nuovo governatore (alla cui campagna elettorale avevano contribuito le multinazionali del futuro resort) getta di nuovo tutto nello scompiglio.
È solo nel 2012/2013 che arriva finalmente la svolta con una nuova legge e un nuovo governatore. Dopo sedici anni di battaglia Rivera Herrera ottiene i primi risultati: la designazione dell’area come riserva naturale e la fine del progetto di costruzione del resort nel corridoio che è la patria di oltre 50 specie di animali in via d’estinzione.
È un momento storico, le 3500 camere d’albergo, campi da golf, centri commerciali e via dicendo rimangono solo un progetto sulla carta e gli animali di Porto Rico sono finalmente salvi.
Dominella Trunfio
Foto: Goldman Environmental Prize
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