Le donne che escono da un percorso in un centro antiviolenza possono trovare ristoro in una delle migliaia di strutture alberghiere che aderiscono all'iniziativa
Le donne vittime di violenze e abusi hanno ora la possibilità di trovare ristoro in una struttura alberghiera alla fine del percorso in un centro antiviolenza grazie al progetto “Qui non sei sola“, realizzato dal Governo italiano in collaborazione con numerose strutture alberghiere presenti sul territorio nazionale.
Il protocollo è stato firmato nei giorni scorsi a Palazzo Chigi dalle Ministre per il Turismo Daniela Santanchè e per la Famiglia e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, insieme con le principali associazioni di categoria del comparto alberghiero.
Purtroppo, nonostante le molte iniziative volte a sensibilizzare contro la violenza sulle donne e l’inasprimento delle pene per reati quali violenza, stalking e revenge porn, i numeri della violenza contro le donne sono in aumento.
Nella maggior parte dei casi, gli episodi di violenza si consumano fra le mura domestiche e gli aggressori sono persone vicine alle vittime – familiari o partner. Anche per questo motivo chiedere aiuto o interrompere la spirale di violenza è così difficile.
Grazie a questa iniziativa, alla fine del percorso presso centri antiviolenza o case di rifugio, le donne potranno trovare ospitalità in albergo per un breve periodo (da tre a sette giorni) insieme ai loro figli, per riprendere le forze e tornare gradatamente alla vita normale.
Il messaggio importante è che non devono più sentirsi sole, che ci sono persone e strutture che sono con loro. Tutto questo è stato possibile grazie alle associazioni di categoria che sono state molto generose – ha commentato la Ministra Santanchè durante la presentazione del protocollo.
Sono migliaia le strutture aderenti alla Rete degli alberghi solidali rientranti nel progetto, grazie alla firma del protocollo d’intesa con le maggiori associazioni di categoria: Assohotel Confesercenti, Confindustria Alberghi, CNA Turismo, Federalberghi, Federturismo, Unipol Sai con la rete di alberghi Una Hotel.
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Fonte: Governo Italiano
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