In questa città le panchine diventano arcobaleno per dire stop all’omofobia

Le panchine milanesi diventano arcobaleno per dire basta all'omotransfobia. L'obiettivo è combattere ogni forma di discriminazione

Le panchine milanesi diventano arcobaleno per dire basta all’omotransfobia. L’iniziativa è del municipio 8 e ha come obiettivo quello di combattere simbolicamente ogni forma di discriminazione di genere.

Saranno in tutto dieci le panchine che decoreranno alcuni quartieri di Milano: colori brillanti che ricordano la bandiera della Pace, simbolo della comunità Lgbt. Con questo progetto, il municipio 8 grazie Giulia Pelucchi, vicepresidente e assessore alla Cultura che ha portato avanti la proposta in consiglio, in collaborazione con il Coordinamento Arcobaleno vuole lanciare un messaggio ben preciso, ovvero sostegno a chi ha subito forme di violenza o discriminazione per via dell’orientamento sessuale.Un’iniziativa che ricorda tanto le panchine rosse contro la violenza sulle donne.

Le panchine invaderanno Milano nel mese di marzo: dal 15 al 17 si lavorerà per trasformarle nella zona nord-ovest di Milano, ovvero Piazza Firenze e Gerusalemme, City Life, Villapizzone, Qt8, Trenno, Piazza Chiesa, San Leonardo e Quarto Oggiaro. In totale, verranno spesi 1000 euro. Un momento che si trasformerà anche in socialità, perché le panchine saranno dipinte insieme ai cittadini e l’ultima sarà quella di piazza Damiano Chiesa, vicino all’Istituto Severi-Correnti, dove in passato ci sono stati eventi omofobi.

Tutto dovrà essere pronto per il 17 marzo, giornata contro l’omotransfobia, in cui si farà una grande festa, con tanto di esibizione del ‘Checcoro’ (primo coro Lgbt di Milano) e una serie di punti informativi contro gli stereotipi di genere.

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