Provengono da paesi differenti, hanno background culturali molto diversi, ma ciò che li accumuna è sia l’amore incondizionato per l’ambiente che il loro impegno nel portare avanti battaglie, che hanno cambiato il futuro delle loro comunità.
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Provengono da paesi differenti, hanno background culturali molto diversi, ma ciò che li accumuna è sia l’amore incondizionato per l’ambiente che il loro impegno nel portare avanti battaglie, che hanno cambiato il futuro delle loro comunità.
Sono i sei vincitori del Goldman Environmental Prize, il cosiddetto Nobel per l’ambiente istituito nel 1989, dall’imprenditore e filantropo Richard Goldman.
Un premio importante che lo scorso anno era andato, tra gli altri, all’attivista uccisa a marzo, Berta Cáceres, che da anni lottava per difendere i diritti delle popolazioni indigene dell’Honduras.
In questa edizione 2016 ci sono avvocati, naturalisti, attivisti e contadini, tutte personalità che hanno promosso a vario titolo progetti di sostenibilità ambientale, hanno influenzato decisioni governative, hanno impedito la costruzione di resort in riserve naturali o quella di inceneritori vicino scuole ed edifici pubblici.
Sono quindi i vincitori dell’ambiente e per l’ambiente, comuni cittadini che sono diventati leader delle loro comunità, hanno promosso battaglie e proteste pacifiche e ce l’hanno fatta.
Ecco chi sono i vincitori del Goldman Environmental Prize 2016:
Luis Jorge Rivera Herrera
Luis Jorge Rivera Herrera è un naturalista portoricano, a lui si deve il merito della creazione di una riserva naturale per tartarughe liuto a rischio d’estinzione e la fine di un progetto di costruzione di un mega resort all’interno dell’area protetta.
La possibilità di condividere con mio figlio le sensazioni che ci dà la natura, l’oceano e la fauna selvatica mi fa capire che almeno in parte ho assolto i miei doveri sulla Terra.
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Maxima Acuña Chaupe
Maxima Acuña Chaupe è una contadina peruviana che lotta contro il progetto di espansione della più grande miniera d’oro dell’America Latina nel suo appezzamento di terreno. La sua storia è raccontata nell’intenso documentario di Simona Carnino, Aguas de Oro.
Io non rinuncerò mai
Edward Loure
Edward Loure è un capo tribù Masai in Tanzania, un pastore laureato che è riuscito a far modificare una legge esistente ma inefficace, garantendo la tutela di oltre 80mila ettari di terra per le generazioni future. Ha fermato lo Stato che stava svendendo in maniera illecita appezzamenti di terreno.
Quando abbiamo un ambiente sano, pascoli sani e bestiame sano, il risultato sarà una società sana
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Zuzana Čaputová
L’avvocato e madre di due figlie Zuzana Čaputová ha guidato la campagna per la sua chiusura di una discarica di rifiuti tossici che stava avvelenando la terra, l’aria e l’acqua della sua comunità, nella Slovacchia post-comunista e ne ha impedito la costruzione di una nuova.
In nessun Paese la democrazia funziona con il pilota automatico. Non può funzionare senza il nostro coinvolgimento. Lo stesso vale per il nostro Pianeta. Ha bisogno di impegno
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Leng Ouch
Leng Ouch, attivista 39enne è riuscito a documentare la deforestazione illegale di appezzamenti di terreni svenduti dal governo alle multinazionali in Cambogia. Dopo mesi e mesi di suoi continui attacchi, il governo ha annullato i contratti di espropriazione di oltre 50 mila acri di terreno, tra cui quelli che ospitano specie in via d’estinzione.
Le foreste sono i tesori che ci hanno lasciato i nostri antenati, per questo bisogna proteggerle
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Destiny Watford
Destiny Watford, oggi giovane 20enne, in piena adolescenza, ha iniziato a combattere contro la costruzione di un inceneritore nel quartiere Curtis Bay di Baltimora, negli Stati Uniti.Dopo quattro anni di manifestazioni e proteste pubbliche, petizioni e la creazione di un comitato, Free Your Voice a favore della causa, il marzo scorso l’effetto è stato quello sperato.
Questo potrebbe essere il sito in cui si trova il più grande inceneritore della nazione o potrebbe essere il luogo in cui c’è il più grande parco solare della costa orientale
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Foto: Goldman Environmental Prize
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