A Napoli i pasti non consumati sulle navi da crociera vengono recuperati dal Banco alimentare e donati ai poveri

A Napoli i pasti non consumati sulle navi da crociera vengono donati alle mense dei poveri, un'importante iniziativa che coinvolge Costa Crociere.

Le eccedenze alimentari nelle navi da crociera sono all’ordine del giorno e sprecare quel cibo è davvero un peccato, motivo per cui Napoli ha ben pensato di recuperarlo destinandolo alle mense dei poveri.

Scelta che nasce dalla collaborazione fra la compagnia navale Costa Crociere, che ha lanciato già da qualche anno il progetto 4GOODFOOD contro lo spreco alimentare, e il Banco Alimentare onlus, che raccoglie i pasti in eccesso.

In quel di Napoli, decimo porto che aderisce all’iniziativa, la nave Costa Fascinosa fa scalo ogni lunedì fino al 28 ottobre e la domenica, prima dell’arrivo, gli chef a bordo raccolgono i piatti non serviti agli ospiti, circa 3.800 persone. E dopo questa prima esperienza, il progetto riprenderà nell’aprile 2020 fino al settembre dello stesso anno con la nave Diadema.

Come funziona la catena? Le pietanze raccolte dal Banco Alimentare, circa 200 pasti al giorno di cui 50 da asporto, vengono sigillate in apposite vaschette ed etichettate, per poi essere inviate alla mensa Papa Francesco di Pompei, dove i volontari distribuiscono i pasti agli indigenti.

Come premesso, a bordo delle navi da crociera lo spreco alimentare è purtroppo molto diffuso, ma Costa Crociere ha deciso di “cambiare rotta” dimezzando lo spreco a bordo entro il 2020, come dichiarato sul proprio sito:

Grazie a 4GOODFOOD, Costa intende raggiungere questo obiettivo impegnativo con dieci anni di anticipo rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
I 4 cardini del programma sono il valore, la riduzione, il recupero e il ritorno. Le diverse fasi del progetto sono organizzate in collaborazione con prestigiosi partner italiani e internazionali: l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Winnow, la Cittadinanzattiva e la Fondazione Banco Alimentare ONLUS.

Il progetto 4GOODFOOD ha cominciato a essere testato già nel 2017, quando gli sprechi rispetto ad oggi erano superiori del 17%. E l’obiettivo è migliorare ancora!

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Laura De Rosa

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