La storia di Nadia Sparkes che raccoglie la spazzatura mentre va e viene da scuola ed è diventata un esempio per molti ragazzi (nonostante alcuni episodi di bullismo).
Le hanno gettato del succo di frutta in faccia, spinta, offesa e persino minacciata con un coltello. ma lei non si fermerà e continuerà a ripulire la città dai rifiuti
L’ha presa come una missione, una sfida da vincere: pulire almeno la città dove abita dalla spazzatura. È per questo che Nadia Sparkes, una studentessa di 13 anni di Norwich, in Inghilterra, si prende la briga ogni giorno di raccogliere la spazzatura mentre va e viene da scuola, per contribuire a rendere il mondo un posto migliore. In barba a chi osa prenderla in giro.
Già, perché se da un lato Nadia ha raccolto sinora chili e chili di spazzatura e ha ispirato molti altri suoi coetanei a fare lo stesso, dall’altro non mancano i ragazzini che la deridono, la bullizzano, le gettano i rifiuti addosso marchiandola con il nome di “Trash Girl”.
Ma Nadia è ben contenta di questo nomignolo da “supereroe”, come dice lei stessa, e va avanti, imperterrita, trasformando il bullismo in forza e continuando con la sua crociata di pulizia con tanto di pagina Facebook (non a caso chiamata “Team Trash Girl”), dove incoraggia gli altri a postare le loro storie sulla raccolta della spazzatura abbandonata.
Tutto è cominciato nel momento in cui la 13enne è rimasta sconvolta ogni giorno per il numero di lattine e bottiglie gettate per strada che vedeva mentre andava in bicicletta da e per la scuola di Hellesdon. Riempiva il cestino della bici con quei rifiuti e piano piano sempre più persone si sono accorte di lei. Anche in positivo, ovvio, tanto che ora la sua scuola sta pensando di trasformare la missione di Nadia in un progetto artistico.
“Volevo trovare un modo per aiutare tutti a sostenersi a vicenda, per aiutare a risolvere i problemi del pianeta prima che diventino insostenibile” – scrive su Facebook. Quindi, per favore prova a raccogliere 3 pezzi di rifiuti oggi. Mostraci cosa hai trovato. Sosteniamoci tutti per rendere il mondo un posto migliore”.
Bravissima Nadia. Come te, tanti piccoli semi di bimbi responsabili e coscienziosi stanno diventando veri e propri frutti. Basta dar loro la possibilità di crescere pensando concretamente a un futuro migliore.
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Germana Carillo