Marco Rodari, il clown italiano che regala sorrisi ai bambini di Baghdad

Marco Rodari, in arte Il Pimpa, è un clown italiano che regala sorrisi ai bambini nei paesi in guerra. Ora si trova a Bagdad

Si chiama Rodari e il suo cognome è già una garanzia di successo con i bambini. Non parliamo ovviamente dello scrittore (Gianni) ma di un clown, Marco, che grazie al suo lavoro regala sorrisi ai bambini vittime della guerra.

Claun Pimpa, questo il suo nome d’arte, ha 44 anni e ormai da 10 è impegnato a girare per il Medio Oriente vestito da clown portando il suo sorriso e la sua comicità ai bambini che ne hanno bisogno: i più poveri e quelli che sono innocenti vittime della guerra.

Tutto ha avuto inizio in un piccolo paese in provincia di Varese, Leggiuno, di cui Marco è originario. Qui è partita la sua carriera di  pagliaccio: prima si esibiva per i bambini della parrocchia e delle scuole e poi per i piccoli pazienti degli ospedali dove ha portato la clownterapia.

Nel tempo questa è diventata una vera e propria missione di vita che lo impegna all’estero per 5/6 mesi ogni anno e che è supportata dall’associazione che ha fondato, “Per Far Sorridere il Cielo”, con l’obiettivo di prendersi cura di bambini che hanno subito traumi fisici e psichici a causa della guerra.

Associazione che propone non solo attività e spettacoli in piazze, strade, scuole ed ospedali ma anche offre sostegno alimentare e medico alle famiglie che ne hanno più bisogno e insegna l’arte del clown ad adulti che vogliono diventare volontari in zone di guerra.

Il Pimpa è stato anche a Gaza e in Siria tra macerie, bombe, missili cercando di portare un po’ di pace e spensieratezza ai tanti bambini traumatizzati nell’animo e spesso anche feriti nel corpo dalla guerra.

Adesso Marco, munito di naso rosso e cappellino con elica, si trova in Iraq e, come ha raccontato in un’intervista, non si aspettava di capitare proprio in un momento tanto delicato per il paese:

“Questa volta pensavo che il mio viaggio sarebbe stato tranquillo, per quanto si possa definire tranquillo un paese continuamente minacciato dagli attentati terroristici. (…) Dopo l’uccisione di Soleimani il Paese è precipitato nell’incubo. Di questo preferirei non parlare: se fossi un esperto di geopolitica lo farei, ma sono solo un pagliaccio che ha incontrato la guerra e ha deciso di restituire un pezzetto di infanzia a chi ne è stato derubato”

Così ha raccontato l’esperienza con i bambini in Iraq:

Quando si sono radunati attorno a me, quando lo spettacolo è iniziato e per un momento anche loro, come tutti i bambini del mondo, si sono abbandonati alla meraviglia… Bè quel momento è stato magia pura”.

Il Pimpa non ha paura di nulla e anche se la situazione del Paese in cui si trova è pericolosa continua con il suo impegno a favore dei bambini:

“Non so fino a quando resterò a Bagdad. Di solito se le cose si mettono male io non me ne vado, resto. Vedrò giorno per giorno, non sono un eroe ma sono convinto che un bimbo a cui hai regalato la meraviglia, sarà portatore sano di pace.”

E invece caro Marco sei proprio un eroe!

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