Da luglio in alcuni comuni del Lazio circola un originale Ludobus. Le attività che propone sono sostanzialmente giochi di vario genere e appartenenti a diverse tradizioni. Un modo nuovo, ma che si rifà al passato, per socializzare in maniera spontanea e autonoma riscoprendo la bellezza di divertirsi tutti insieme, adulti e bambini!
Da luglio in alcuni comuni del Lazio circola un originale Ludobus. Le attività che propone sono sostanzialmente giochi di vario genere e appartenenti a diverse tradizioni. Un modo nuovo, ma che si rifà al passato, per socializzare in maniera spontanea e autonoma riscoprendo la bellezza di divertirsi tutti insieme, adulti e bambini!
Il Ludobus altro non è che furgone attrezzato con giochi in legno e materiale riciclato appartenenti a diverse epoche e a varie tradizioni culturali che coinvolgono trasversalmente bambini ed adulti. Ne esistono già diversi in Italia ma di questa nuova iniziativa ci piace molto il fatto che si tratta di giochi costruiti a mano con materiale di riciclo nella logica di ridurre, riusare, trasformare ciò che si ha a disposizione dandogli una nuova vita. Anche dalla ruota di una serranda, dalle tavole di una vecchia cucina, da finestre o da mobili che sarebbero finiti nella spazzatura possono nascere degli splendidi giochi utili ad un intrattenimento leggero e a bassa competitività.
Il gioco permette di sperimentare in autonomia, a coppie o a squadre in modo da favorire la cooperazione, nell’era in cui cellulari e videogames ci hanno in gran parte tolto la capacità di giocare in strada e stare insieme in maniera costruttiva e positiva.
L’iniziativa, a cura dell’associazione EduYoga, che si occupa di Yoga per bambini e formazione per adulti, si propone di diffondere un nuovo modo di stare insieme attraverso l’educazione al gioco.
Sempre più associazioni utilizzano la ludoteca itinerante come strumento di divertimento ma anche di coesione sociale. Noi abbiamo incontrato, Michele De Sanctis, imprenditore creativo, Aurora De Simoni, Formatrice Yoga e Arteterapeuta, e Federico Insabato, insegnante di yoga, e gli abbiamo chiesto di parlarci un po’ meglio della loro iniziativa. Ecco cosa ci hanno detto…
Com’è nata l’idea del Ludobus?
L’idea è nata conoscendo una coppia di amici che aveva già iniziato l’attività di Ludobus nel nord Italia. Da lì vedendo la realtà nel nostro paese e in Europa ci siamo appassionati a quella che è un’attività che ci risuona molto. Infatti da sempre Michele recupera oggetti che altri buttano; riparando, ricostruendo e trasformando tutto quello che riesce. Aurora invece è una attenta osservatrice dei processi formativi ed appassionata di educazione Libertaria e soprattutto di yoga per bambini per la quale si è formata.
Da quel momento abbiamo cominciato a porci domande e abbiamo riscontrato che le persone stanno sempre meno insieme, non giocano più, tranne che con le odiose macchinette mangiasoldi e videogames, che non ci si conosce più nel proprio quartiere, addirittura nel proprio palazzo e si sta poco in strada insieme. Osservando le proposte di intrattenimento nei vari eventi del nostro territorio abbiamo visto che la socialità generata con eventi tradizionali porta spesso le persone ad essere fruitori, osservatori in qualche modo passivi di un intrattenimento che viene offerto.
Con i giochi invece si partecipa attivamente e autonomamente ad un processo tanto esteriore quanto interiore. Inoltre entrambi viaggiatori ed amanti della scoperta ci siamo immedesimati con questa attività itinerante che ci permette di conoscere nuovi posti e nuove persone, portando loro divertimento e buon tempo in un ambito di celebrazione. Con l’associazione EduYoga, i cui Fondatori e Formatori sono Aurora e Federico, abbiamo pensato di intraprendere l’attività del ludobus nell’ambito della cornice dell’associazione. Infatti le attività proposte da EduGioca si sposano con la mission di EduYoga nell’ambito dell’educazione olistica.
Che tipi di giochi utilizzate?
Utilizziamo molti giochi di varie culture ed epoche che sono stati costruiti con i materiali di recupero, per la maggior parte raccolti nelle isole ecologiche e nei fossi nei pressi del nostro magazzino. Quindi prima abbiamo visto che giochi esistevano e ci siamo accorti che sono centinaia, tutti molto interessanti e divertenti con diversi livelli di difficoltà ed adatti a diverse fasce di età. Ognuno di questi giochi riesce a sviluppare specifiche capacità ed abilità. Ci sono giochi che sviluppano capacità di precisione, equilibrio, attenzione, logica, motricità fine, ecc. C’è il forza 4 gigante, gli sci per tre persone, la mola, il tavolo elastico, l’hockey da tavolo, la groviera, il biliardo giapponese, la dama cinese, la jenga asiatica e tanti altri. Un progetto interessante da sviluppare potrebbe essere quello di approfondire l’antropologia del gioco nelle varie culture e nelle varie epoche. Ci sono giochi da fare da soli o in coppia o a squadre a bassa competitività. A volte ci si trova a collaborare insieme nel raggiungimento di un obiettivo comune mentre si è “avversari”, che è un situazione poco comune nella logica contemporanea. Infatti questi giochi possono essere anche idonei nelle scuole per migliorare i rapporti nel gruppo classe o nelle aziende per migliorare le relazioni interpersonali nell’ambiente di lavoro. È rilevante notare che questi giochi sono strumenti adatti a far socializzare in maniera trasversale persone, di età differente, che non si conoscono. La cosa più entusiasmante è vedere gli adulti divertirsi insieme ai bambini e mettersi in gioco realmente con semplicità ed immediatezza, da 0 a 99 anni tutti vogliono mettersi alla prova.
Chi e come viene coinvolto nelle attività?
EduGioca riesce a coinvolgere le persone di tutte le età in maniera immediata e divertente. Nello svolgimento della giornata gli interessati si avvicinano ai giochi in maniera libera ed iniziano a sperimentare prima l’uno e poi l’altro gioco prendendo confidenza nelle loro capacità cosi come dei loro limiti. Il processo è del tutto spontaneo ed autonomo in quanto non c’è un animatore che detta modalità e tempi predefiniti. Bensì siamo facilitatori del processo aiutando e coadiuvando l’approccio ludico e quando serve le regole dei giochi. In questo modo le persone si sentono libere di curiosare, osare e sperimentare, allontanarsi da un gioco e ritornarci, rimanendo agganciate al momento presente nell’ atto del gioco. L’altro diventa un alleato per riuscire nel gioco, anche senza conoscersi. Molto spesso si vedono genitori che si sostituiscono ai propri figli nell’intento di insegnare il gioco per poi continuare a giocare al loro posto o insieme a loro. È davvero un divertimento per tutti.
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Dove è attivo il Ludobus?
In questa fase iniziale stiamo partendo dal nostro territorio cercando di far conoscere EduGioca. Per definizione il Ludobus è itinerante e andremo dove verremo richiesti. Questa estate saremo ospiti di rievocazioni storiche a Contigliano, nelle feste a Morro Reatino e a Casaprota nella provincia di Rieti e poi si vedrà! Noi ce la stiamo mettendo tutta e siamo entusiasti! Le possibilità del Ludobus sono davvero infinite e ci piacerà farci sorprendere rispetto a luoghi e contesti che non avevamo neanche immaginato. In ogni caso siamo grati di questa possibilità non solo lavorativa ma anche esistenziale e ci auguriamo di far divertire e di far scoprire a tante persone le loro meravigliose qualità.
Francesca Biagioli
Foto: EduGioca