Nell’era dei social network c’è chi ha scelto un metodo molto slow per reclamizzare la propria azienda. E’ Valter Isnardi, proprietario della Brunomaycol di Castagnito d’Alba. Ma guai a pensare che quest’uomo non conosca il cellulare o i social network, anzi. Quella di inviare migliaia di lettere scritte a mano è una scelta molto consapevole che ricorda i tempi le lettere viaggiavano lente e l’emozione di aprirle e riconoscere la calligrafia di persone care era indescrivibile.
Indice
Nell’era dei social network c’è chi ha scelto un metodo molto slow per reclamizzare la propria azienda. È Valter Isnardi, proprietario della Brunomaycol di Castagnito d’Alba. Ma guai a pensare che quest’uomo non conosca il cellulare o i social network, anzi. Quella di inviare migliaia di lettere scritte a mano è una scelta molto consapevole che ricorda i tempi le lettere viaggiavano lente e l’emozione di aprirle e riconoscere la calligrafia di persone care era indescrivibile.
Il fascino di una lettera scritta a mano per reclamizzare i prodotti agricoli
Valter ha recuperato i destinatari su uno strumento che ormai è quasi vintage, l’elenco telefonico, selezionandoli in Liguria, Piemonte e Lombardia. Oltre alla lettera sono stati inviati anche 300 kg di noci, le noci di Valter, frutti dei terreni nel Roero. Un regalo inaspettato dal sapore unico. Perché, se è vero che il potere del Web e dei social network non ha eguali quando consideriamo la viralità dei messaggi e le potenzialità commerciali per le aziende, è altrettanto vero che ricevere per posta tradizionale un prodotto, toccarlo con mano e leggere un messaggio personale di chi lo invia ha un fascino che non può non incuriosire i destinatari.
Niente Web: il Made in Italy di Valter Isnardi ha bussato alla porta di casa
È una strategia, quella di Valter, che colpisce nel segno e che gli ha permesso di entrare nelle case dei suoi destinatari in maniera educata, con tatto, con una pubblicità che ricorda il dialogo antico tra cliente e commerciante locale.
Anche il bigliettino che ha accompagnato il suo omaggio è degno dei copy delle più grandi agenzie di pubblicità ma risulta autentico e delicato: “Sun amnì a fete tastè due nus” (“Sono venuto a farti assaggiare due noci”, in piemontese).
Nell’era della globalizzazione, il messaggio di Valter sfrutta il potere riscoperto della genuinità locale e dei prodotti del territorio coltivati con amore. Con questo regalo è il made in Italy che Valter ha portato nelle case di migliaia di persone: 3 mila, 10 mila 12 mila? Proprio il Web ha amplificato talmente tanto questa notizia che ognuno alla fine riporta numeri diversi.
La scrittura a mano per parlare dritto al cuore
Le noci di Valter sono un prodotto originale, buono, non trattato e con le piccole imperfezioni che ne dimostrano l’autenticità. “Te ne ho mandate una decina. Se hai voglia assaggiale, poi se ti piacciono te ne posso mandare un po’ a casa con un corriere”, dice Valter ai destinatari. Il tutto scritto in stampatello, su un foglio di carta comune, con una penna blu che suscita tenerezza e ricorda le scritte nelle botteghe e i tempi in cui tastiera, schermo e stampante erano un’alternativa ma non la regola. La calligrafia di Valter, la sua scrittura a mano è il sigillo del suo patto di fiducia con il destinatario.
LEGGI anche:
SCRIVERE A MANO FA BENE AL CORPO E ALLA MENTE
PRENDERE APPUNTI CON CARTA E PENNA AIUTA RICORDARE MEGLIO CHE CON IL PC
SCRIVERE A MANO RENDE PIÙ INTELLIGENTI
A fine messaggio Valter dimostra di avere molta dimestichezza con le nuove tecnologie e chiede, per raggiungerlo, di inviare un’e-mail o un messaggio via WhatsApp.
Mezzi più veloci, che gli consentono di essere raggiungibile sempre, anche se passa tanto tempo sul suo terreno. “Perdonami se ti ho dato del tu, ma sono un contadino e sono grezzo”, dice Valter, che però proprio in questo modo mostra di essere non solo un gran lavoratore ma anche un grandissimo comunicatore che sa parlare dritto al cuore e alle nostre emozioni, guardandoci in un certo modo negli occhi come sanno fare i negozianti delle piccole e grandi botteghe locali.
Foto credits: Alberto Caviglia su Facebook
Anna Tita Gallo