In Africa è partito il progetto “Libromat”, che fa andare alfabetizzazione e bucato di pari passo. Le mamme che aspettano che la lavatrice lavi i suoi panni hanno tutto il tempo di leggere un libro al proprio figlioletto
Prove di alfabetizzazione… in lavanderia. Accade in Africa, nell’Africa sub-sahariana, quella dove il livello di scolarizzazione è bassissimo, quella dove c’è una povertà tale che le mamme sono ancora costrette a lavare i panni a mano, sempre e in ogni caso, quella dove un pasto al giorno è un lusso.
E accade che, in alcune parti del Sud Africa, le madri e gli operatori sanitari passino, curvi, più di 9 ore alla settimana proprio a lavare manualmente gli abiti. Un team di giovani imprenditori sociali della Oxford University ha così ritenuto a giusta ragione che quel tempo lì potesse essere speso diversamente, magari con i propri figli e dei libri. E ha pilotato un programma denominato “Libromat”, che fa andare alfabetizzazione e bucato di pari passo.
Il progetto è partito da una sorta di esperimento: gli studiosi hanno allestito un centro di sviluppo della prima infanzia a Khayelitsha, una borgata di oltre 300mila cittadini Città del Capo, in Sud Africa, con tanto di lavatrici e asciugatrici.
La squadra ha poi offerto un corso di un mese ai genitori durante il tempo in cui i loro vestiti venivano lavati e asciugati. Pian piano, negli incontri sono stati coinvolti i bambini e sono stati condivisi dei libri. Ebbene, quello che ne è venuto fuori è stato un aumento significativo del numero di parole che i bambini hanno imparato e vocalizzato.
E non solo. Molte delle madri coinvolte nel progetto hanno visto migliorare il rapporto col proprio bambino e alcuni hanno anche detto che i loro figli stavano chiedendo una storia ogni sera prima di dormire.
I COSTI – La squadra di Libromat stima che il costo totale per la costruzione di centri simili a quello di Khayelitsha si aggiri intorno ai 10mila dollari circa (tra macchine, libri e mobili) e sperano di attirare 200 clienti regolari ogni mese.
Come parte della loro ricerca, i membri del team hanno condotto anche dei sondaggi con oltre 300 genitori in Sud Africa, Guatemala, Camerun e Uganda e hanno scoperto che circa l’80% era disposto a pagare per il servizio, mentre il 94% degli intervistati in Sud Africa ha anche detto che sarebbe disposto a camminare fino a 30 minuti per andare in un centro simile.
Per ora, il progetto ha ricevuto i fondi iniziali di 200mila dollari da un investitore per avviare tre nuovi centri/lavanderie a gettoni in Sud Africa. Il team estenderà il programma a otto settimane e, quando le classi non saranno in sessione, opereranno come “walk-in” servizio di lavanderia e biblioteca con libri per bambini. I centri saranno gestiti direttamente dal gruppo e impiegheranno un educatore, un direttore lavanderia e un assistente generale della comunità.
Germana Carillo
Libromat: la rivoluzionaria idea che in Africa unisce il bucato all’istruzione dei bambini (FOTO e VIDEO)
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