KMZERO ROAD: una strada che produce e non consuma

E se una strada non fosse solo una strada? La domanda potrebbe sembrare tendenziosa ma in realtà nasconde un’idea semplice eppure a suo modo pionieristica. Da quando ne abbiamo memoria, le strade sono sempre servite per collegare un luogo all’altro, permettere la viabilità di persone, mezzi e merci e negli ultimi decenni essere anche fonte di preoccupazione per il portafogli. D’altro canto è ben noto l’impatto ambientale delle strade e il costo per la loro gestione, oltre che per la loro realizzazione.

E se una strada non fosse solo una strada? La domanda potrebbe sembrare tendenziosa ma in realtà nasconde un’idea semplice eppure a suo modo pionieristica. Da quando ne abbiamo memoria, le strade sono sempre servite per collegare un luogo all’altro, permettere la viabilità di persone, mezzi e merci e negli ultimi decenni essere anche fonte di preoccupazione per il portafogli. D’altro canto è ben noto l’impatto ambientale delle strade e il costo per la loro gestione, oltre che per la loro realizzazione.

Ribaltando questo immaginario nasce KMZERO ROAD, un progetto di strada che non vuole essere solo sinonimo di produzione di smog, inquinamento acustico e deturpazione del paesaggio, ma diventa elemento attivo e produttivo del territorio. Ideato da Giulio Ceppi, docente al Politecnico di Milano e fondatore dello studio Total Tool, il progetto ha già trovato ampia considerazione presso numerose aziende italiane e si appresta a diventare realtà con un primo kilometro di test.

KMZERO ROAD è un concept per un sistema-strada che si comporta come un organismo, con un proprio metabolismo interno, capace di dialogare ed interagire con il contesto ambientale esterno e di trarne vantaggi operativi – afferma Giulio Ceppi – , anche in termini di sicurezza e di futura gestione economica: la strada si trasforma in risorsa energetica, contribuendo alla sicurezza e all’integrazione attiva di diverse funzioni

La strada immaginata in questo progetto, sfrutta tanto i fattori naturali presenti nel sito (sole, vento…) quanto il passaggio degli autoveicoli, per produrre energia pulita e rinnovabile. Cio’ attraverso l’impiego di tecnologie e soluzioni pratiche che abbattono l’impatto ambientale e riducono in modo sensibile la presenza di fattori inquinanti emessi in atmosfera: il tutto, grazie soprattutto a un uso integrato di pannelli solari con moduli microelici e geotermici.

L’ investimento per la realizzazione del progetto (misurato su di un chilometro di strada) è pari a circa 7 milioni e 690 mila euro, ammortizzabili in circa sei anni grazie al ricavo annuo di 1.190.000 euro. In altre parole, la costruzione di un chilometro di KMZERO ROAD può costare circa il 20% in più di una normale strada ma con la possibilità nel medio termine di poter diventare non solo un luogo a minor impatto ambientale ma anche un sito produttore di energie e quindi capace di diventare soggetto attivo della catena industriale.

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Il progetto, condotto da Total Tool si è avvalso della collaborazione con un consorzio di aziende attive sul territorio lombardo e nazionale composto da Vitali spa, per la parte relativa alle infrastrutture stradali, Italcementi, Mapei, insieme con gestori di energie rinnovabili come Dedalo, e produttori di componenti avanzati come Systaic, Daku e Virtgen.

Una formula imprenditoriale, anche questa, che mette al centro l’obiettivo e il raggiungimento di standard prestazionali efficaci piuttosto che il piano finanziario. Un progetto che si avvale del resto della collaborazione e condivisione di reparti e professionalità anche molto distanti tra di loro.L’interdisciplinarietà così come la consapevolezza dell’impatto ambientale del progetto supportano questa idea dai tratti avveniristici ma che sta cercando di trovare una loro ragione nella realtà.

Sono iniziate le pratiche per poter realizzare il primo chilometro di prova nel bergamasco, infatti. Chissà che a breve non ci troveremo ad attraversare un tratto di strada capace di produrre più energia di quanta ne consumi.

Pamela Pelatelli

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