Non ci sono parole. Sembra quasi un titolo prodotto dalle diaboliche menti di Lercio per strapparci un sorriso, ma in realtà è la prima pagina di Libero di oggi, che offende e insulta Greta Thunberg.
La giovane attivista svedese, oggi in visita al Senato, probabilmente provoca più di qualche mal di pancia alle penne del quotidiano.
“La Rompiballe va dal Papa” si legge nell’apertura, ma non sono da meno anche le altre parole rivolte a Greta: “Bergoglio in Vaticano: vieni avanti Gretina”. Non serve commentare questa violenza verbale da cui ci dissociamo. Nessun giornalista, a prescindere dal fatto che si trovi o no d’accordo con le sue proteste, dovrebbe rivolgersi in questo modo a una ragazzina, la stessa ragazzina che oggi ha fatto registrare il tutto esaurito in sala Koch a palazzo Madama.
“Un grazie speciale a Greta, che ha percorso migliaia di chilometri per essere oggi qui con noi” sono state le parole della presidente del Senato Elisabetta Casellati. “Senza di te, senza il tuo coraggio, senza il tuo esempio, cara Greta, la strada per portare i temi ambientali al centro del dibattito politico internazionale sarebbe stata più difficile, più tortuosa“.
“Tanta gente importante si congratula con me, ma non so di che cosa si congratuli. Milioni di studenti sono andati in sciopero per il clima, e nulla è cambiato, le emissioni continuano come prima. E allora perché queste persone importanti si congratulano con me? Noi siamo scesi in piazza non per farci i selfie, ma perché vogliamo che voi agiate. Lo facciamo per reimpossessarci dei nostri sogni e delle nostre speranze” ha detto questa mattina Greta nel suo intervento al Senato.
Altri autorevoli giornali come il Time hanno inserito Greta nella top 100 delle persone più influenti del 2019 con questa motivazione:
“Lottando nel suo paese d’origine, la Svezia, per un futuro libero dall’inquinamento, dal degrado ambientale e dai cambiamenti climatici, Greta è fonte di ispirazione per studenti e adulti apatici. Si è presto resa conto che i poteri sarebbero stati usati contro di lei e la sua missione, affermando: ‘Non possiamo salvare il mondo giocando secondo le regole, perché le regole devono essere cambiate.’ Greta ha continuato a pianificare una moltitudine di proteste studentesche incentrate sull’azione contro il nostro clima che cambia”.
Qualunque sia l’opinione che ci si è costruiti sulla figura di questa ragazza, ciò non può e non deve giustificare la violenza verbale rivolta a una giovane, poco più che una bambina. Una violenza verbale che regna ogni giorno sui social, nei discorsi politici e che comincia a violare anche le regole deontologiche, in un mondo in cui sembra quasi che per farci sentire bisogna offendere di più. Ma proprio lei ha dimostrato il contrario. Con il suo tono pacato, deciso, pungente.
C’è chi dice che sia manipolata, che la sua caparbietà e la sua convinzione siano il frutto della sindrome di Asperger. Probabilmente tra qualche tempo non sentiremo più parlare di lei, ma l’accanimento che si sta scatenando nei confronti di un’adolescente è quantomeno significativo. Riflette ciò che stiamo diventando. Pronti a puntare il dito, pur di non metterci in discussione.
Domani Greta sarà a Roma per l’ennesimo Friday For Future, uno dei suoi venerdì di protesta in giro per il mondo. I giovani della Capitale si stanno preparando ad accoglierla e a chiedere con lei un futuro in cui la Terra non sia distrutta dagli interessi di pochi.
“Non siamo scesi in piazza per i selfie, lo facciamo perché vogliamo re-impossessarci delle nostre speranze e dei nostri sogni” ha concluso Greta stamattina.
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