Goldman 2013: il nobel dell’ambiente va a Rossano Ercolini per Rifiuti Zero

Anche un italiano, il toscano Rossano Ercolini, tra i vincitori del prestigioso premio ambientale Goldman 2013. Ad annunciarlo oggi è stata la Goldman Environmental Foundation di San Francisco che ha premiato l'impegno di Ercolini per l'avvio della campagna di sensibilizzazione pubblica sui pericoli degli inceneritori e per aver dato impulso in Italia al movimento nazionale Rifiuti Zero

Anche un italiano, il toscano Rossano Ercolini, tra i vincitori del prestigioso premio ambientale Goldman 2013. Ad annunciarlo oggi è stata la Goldman Environmental Foundation di San Francisco che ha premiato l’impegno di Ercolini per l’avvio della campagna di sensibilizzazione pubblica sui pericoli degli inceneritori e per aver dato impulso in Italia al movimento nazionale Rifiuti Zero.

L’ambito riconoscimento internazionale è andato a sei persone che si sono impegnate nel quotidiano in difesa dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità di appartenenza. Per l’Europa, il premio è stato assegnato, per la prima volta in 15 anni nella storia del concorso, a un italiano, Rossano Ercolini, di Capannori (Lu), in Toscana.

Insegnante di scuola elementare, Ercolini ha avviato una campagna di sensibilizzazione pubblica sui rischi connessi agli inceneritori anche attraverso il movimento nazionale Rifiuti Zero. Il premio sarà assegnato oggi pomeriggio nel corso di una cerimonia che avrà come location la San Francisco Opera House.

Il premio ambientale Goldman, giunto alla sua 24esima edizione, viene assegnato annualmente a delle persone che si sono contraddistinte per il loro impegno ambientale, provenienti dalle sei regioni continentali abitate del pianeta.Il premio in denaro, 150mila dollari, è la più grande somma corrisposta per l’attivismo ambientale di base.

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Perché proprio Ercolini? La Goldman Foundation ha fornito questa motivazione: “Quando sentì parlare dei progetti di edificazione dell’inceneritore nel suo Comune, ritenne di avere la responsabilità, come educatore, di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti domestici del paese”.

Un premioche ha ancora più valore se messo in relazione con la Legge d’iniziativa popolare sui Rifiuti zero depositata lo scorso 27 marzo in Corte di Cassazione, volta ad una riforma organica del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti basata su sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. Da ieri, e per sei mesi, ci sarà la raccolta firme a sostegno della proposta di legge.

Francesca Mancuso

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