In gita scolastica tutti a pulire le spiagge. Succede in alcune regioni italiane dove alcune scuole quest’anno hanno pensato a un’idea alternativa per i loro studenti. Un’idea che fa bene all’ambiente e sensibilizza le nuove generazioni sul problema inquinamento.
In gita scolastica tutti a pulire le spiagge. Succede in alcune regioni italiane dove alcune scuole quest’anno hanno pensato a un’idea alternativa per i loro studenti.
Un’idea che fa bene all’ambiente e sensibilizza le nuove generazioni sul problema inquinamento.
Durante l’anno piccole escursioni ai musei e ai luoghi d’arte, ma la vera e propria gita si passa in spiaggia..a pulire. 150 studenti romani ad esempio hanno pulito la spiaggia di Cala del Cefalo, nel Cilento; un’iniziativa simile è stata organizzata anche ad Amantea, in Calabria, dove ben 490 studenti delle scuole secondarie di primo grado di Lago, Campora, Aiello e Cleto, hanno ripulito all’immondizia un totale di 13 chilometri di spiaggia.
Quella di Amantea era la seconda edizione di “Un mare d’a…mare”, un’iniziativa creata dal professor Nicola Morelli dell’IC Mameli Manzoni e che ha come obiettivo educare i ragazzi al rispetto dell’ambiente.
Gli studenti hanno raccolto di tutto: plastica, carta e perfino ferro perché come sappiamo quello dell’inquinamento è ormai un problema globale. L’iniziativa lancia anche un altro messaggio, quello che ognuno di noi può fare qualcosa iniziando con il non sporcare e finendo con il pulire.
Anche gli studenti della Versilia si sono armati di guanti e sacchetti e hanno fatto una gita per pulire le spiagge di Viareggio, altri 400 alunni genovesi hanno pulito le spiagge di Voltri insieme a Legambiente.
Insomma una bella e utile iniziativa che speriamo si diffonda anche in altre regioni italiane, fermo restando che il primo obiettivo è quello di non inquinare proprio.
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