Oggi è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Nata nel 1981 con l'obiettivo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili, viene celebrata ogni anno il 3 dicembre. Sono ancora troppe le storie di bullismo nei confronti di bambini e persone disabili, dalla scuola al contesto sociale in cui si vive ma sono anche tante quelle di riscatto, che hanno tanto da insegnarci. Ne abbiamo scelte 5, una più significativa dell'altra.
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Oggi è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Nata nel 1981 con l’obiettivo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili, viene celebrata ogni anno il 3 dicembre. Un momento per ricordare l’importanza di valorizzare ogni individuo e di abbattere le barriera che limitano diritti imprescindibili della persona.
Un tema a noi molto caro. Tutti devono avere le stesse possibilità nella vita di tutti i giorni. L’errore principale è considerare la disabilità come un limite.
Sono ancora troppe le storie di bullismo nei confronti di bambini e persone disabili, dalla scuola al contesto sociale in cui si vive ma sono anche tante quelle di riscatto, che hanno tanto da insegnarci.
Ne abbiamo scelte 5, una più significativa dell’altra. Dovremmo tenerle a mente ogni giorno, non solo oggi.
Ilaria e la sua tesi sul bullismo
Ilaria Bidini, da anni lotta contro la sua malattia, l’osteogenesi imperfetta e vive su una sedia a rotelle. Ma la sua vera lotta è contro il bullismo, a cui ha dedicato la sua tesi di laurea, presentata ad Arezzo presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Università di Siena. Non solo una tesi ma un messaggio forte e commovente lanciato da questa studentessa, paladina dei diritti dei disabili.
L’unione fa la forza!
Jia Haixia e Jia Wenq, amici inseparabili. Haixia è nato con una cataratta congenita che l’ha portato alla cecità da un occhio ma nel 2000, dopo un incidente, ha perso anche l’altro. Wenqi a causa di un incidente ha perso le braccia a soli 3 anni. Nonostante tutto, i due amici hanno deciso di superare le difficoltà fisiche l’uno con l’aiuto dell’altro. Haixia è le mani di Wenqi, mentre Wenqi è gli occhi di Haixia. I due hanno affittato tre ettari di terreno e hanno iniziato a piantare alberi, senza acquistarne ma utilizzando radici, germogli e scarti di potatura di quelli già esistenti.
LEGGI qui: I due amici che hanno piantato 10mila alberi superando le loro disabilità (FOTO)
Ballare si può, anche senza la vista
Un luogo davvero speciale, dove per danzare non serve la vista ma ci si allena per imparare ad affidarsi solo a tatto e udito: è quello che fanno le allieve di un’accademia di danza di San Paolo, in Brasile. Bambine e ragazze non vedenti da oltre 20 anni lì possono realizzare il sogno di diventare ballerine. E i risultati sono eccezionali.
LEGGI qui: La magia dell’accademia di danza per ballerine non vedenti (FOTO e VIDEO)
La bellissima storia di Madelina
Madelina Stuart nel 2015 calca per la prima volta le passerelle della New York Fashion Week passando alla storia come la prima modella professionale affetta da sindrome Down. Oggi, alla carriera di modella, ha preferito quella di stilista e ha un brand tutto suo: 21 Reasons Why.
LEGGI qui: Madelina, la prima modella e stilista con sindrome Down che sfida gli stereotipi della moda
I ristoratori della Locanda dei girasoli
Un luogo splendido, nel cuore di Roma, dove si mangia dell’ottima pizza in compagnia di 10 ragazzi, 9 con sindrome di down e uno con autismo. Una bellissima storia di inclusione sociale, che ha ottenuto rilevanza e visibilità a livello internazionale. Questi giovani sono un esempio per molti ma in questo momento stanno attraversando un momento di difficoltà economica e la Locanda rischia di chiudere. Siamo sicuri che ce la faranno. La Locanda deve continuare a esistere!
LEGGI qui: La locanda dei girasoli non può chiudere! Aiutiamo il ristorante dei ragazzi down
Francesca Mancuso