Gelato in sospeso: a Roma si lascia pagato per i bimbi in difficoltà

Compra un gelato e lasciane pagato un altro per un bambino che non può permetterselo. Si diffonde a macchia d’olio l’iniziativa di solidarietà lanciata da Salvamamme che ha a cuore la felicità di tutti i più piccoli.

Compra un gelato e lasciane pagato un altro per un bambino che non può permetterselo. Si diffonde a macchia d’olio l’iniziativa di solidarietà lanciata da Salvamamme che ha a cuore la felicità di tutti i più piccoli.

Si chiama “Gelato 3.0” e ha già regalato oltre 20mila sorrisi ai bambini di tutta Italia. Un’idea che nasce dopo tante altre come il caffè, i libri, il pane, la pizza e perfino i giocattoli in sospeso che hanno la stessa finalità solidale.

Adesso, anche a Roma c’è questa possibilità, anche se l’obiettivo è che il gelato sospeso arrivi in ogni città. In pratica funziona come tutte le altre buone pratiche: si entra in una delle oltre 300 gelaterie aderenti, si pagano due gelati, ma se ne porta via solo uno. L’altro rimane per chi altrimenti non potrebbe permetterselo.

“È caldo ogni bambino chiede un gelato. Ma la spesa per un cono, anche se piccolo, non è sempre alla portata di tutte le famiglie. E come si evita la delusione del bambino? Ci abbiamo pensato noi! Un idea semplice che ricorda l’antica tradizione napoletana.Lascia la tua offerta nel vaso trasparente messo a disposizione dalle gelaterie che aderiscono al progetto, che emetteranno uno scontrino al momento della consegna del gelato alla famiglia che lo riceverà”, si legge sulla locandina di Gelato sospeso.

https://www.facebook.com/gelatosospeso/posts/430004450703293?ref=embed_post

Nella capitale l’iniziativa che spegne le tre candeline, ha il patrocinio gratuito della Regione Lazio e durerà fino al 31 ottobre. Sulla pagina Facebook della campagna ci sono tutte le informazioni per aderire gratuitamente. Per riconoscere la gelateria basterà controllare che la locandina di Gelato sospeso 3.0 sia affissa.

locandina gelato 30

Altri gesti di solidarietà:

Ad oggi sono 20 le regioni coinvolte e 400 le città. Per tutti gli scettici che già da tempo hanno mosso qualche dubbio, la presidente di Salvamamme Grazia Passeri, risponde:

“So che questo progetto susciterà molti interrogativi: ‘Ma la famiglia sarà veramente bisognosa?’ ‘Ma il gelataio non si approprierà dei soldi? La verità è che non lo sappiamo. Speriamo bene, la fiducia negli altri deve rinascere e da qualche parte si deve ripartire. Facciamolo con un gelato”.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram