Per la prima volta al mondo, un’impresa sarà di proprietà degli animali e gli utili che si aggirano attorno ai 10milioni di euro annui, saranno totalmente investiti in progetti a favore di cani, gatti, lupi, specie selvatiche e non solo.
Per la prima volta al mondo, un’impresa sarà di proprietà degli animali e gli utili che si aggirano attorno ai 10milioni di euro annui, saranno totalmente investiti in progetti a favore di cani, gatti, lupi, specie selvatiche e non solo.
Pier Giovanni Capellino, imprenditore italiano che da anni produce pappe per cani e gatti senza additivi ha deciso di donare la propria azienda a una fondazione per animali, dove a far da presidente ci sarà Eoié, una cagnolina proveniente da un campo rom.
“È un cane arrivato a Genova, dove vivo, dalla Romania. Era in un campo di zingari che furono rimandati a casa con il foglio di via. La trovai cucciola in un canile, era stata trattata molto bene”, spiega il fondatore di Almo Nature.
La sua azienda diventerà quindi “Owned by the Animals” (di proprietà degli animali), come recita il nuovo logo e secondo Capellino, è stato proprio il suo cane Salento a indicargli la vita da intraprendere, insegnandogli il rispetto per la natura.
“Nei prossimi mesi donerò, con effetto retroattivo sui profitti (dividendi) maturati dal 1 gennaio 2018, l’intera proprietà di Almo Nature ad una Fondazione, costituita col solo fine di promuovere, ovunque nel mondo, progetti in difesa dei cani, dei gatti e della biodiversità”, dice l’imprenditore.
I’ll protect you ? #guardiandog #farmersandpredators
Un post condiviso da Almo Nature (@almonatureofficial) in data:
La mission è spiegata sul sito dell’azienda:
“Diventare un’azienda di proprietà degli animali sarà uno strumento per dare più voce a chi ha un animale domestico e a chi ha a cuore la biodiversità.Sarà un nuovo modello per migliorare la qualità della vita, sia della natura che delle persone che lavorano con noi”.
E si parla già di progetti concreti come a A Pet Is For Life che ha come obiettivo di ridurre il numero di cani e gatti abbandonati e fissare delle regole per la gestione responsabile degli animali a livello europeo e Farmers&Preditors che ha come fine quello di armonizzare la coesistenza tra allevatori e animali predatori selvatici.
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La donazione sarà un atto irreversibile, ma Capellino sottolinea che la sua scelta non è un atto di mecenatismo e a chi già esprime perplessità pensando che sia una mossa fatta solo per ragioni fiscali risponde:
“Per niente. Il nostro intento è investire il denaro nella protezione dei cani, dei gatti e della biodiversità. Ogni singola spesa verrà riportata e giustificata. I pregiudizi sono un metodo di pensare che non produce nulla, chi non è convinto resti tale sino a quando lo riterrà, la nostra scelta è quella descritta, le tasse non c’entrano nulla (si continuerà a pagarle esattamente come prima). Questa non è un’azione buonista o di marketing, ma la creazione di un nuovo modello di essere e di agire. Le nostre azioni e la nostra trasparenza nel tempo parleranno per noi”.
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Dominella Trunfio