Il fiorista francesce che ha portato tutti i fiori e le composizioni invendute sulle tombe dei defunti

Un giovane fioraio bretone ha deciso di donare al cimitero del suo paese tutti i fiori rimasti invenduti a causa dell'ordinanza di chiusura per il covid-19

Anche in Francia a causa del coronavirus molte attività sono chiuse, tra queste i fiorai. Che fine faranno allora tutte le piante rimaste invendute? C’è chi ha deciso di non gettarle via o farle appassire ma di portarle al cimitero locale per abbellire le tombe dei defunti.

Il giovane fiorista bretone di cui vi parliamo, Romain Banliat, si è trovato ad interrompere la propria attività secondo le disposizioni del governo francese che, per fronteggiare l’emergenza coronavirus limitando i contagi, ha previsto la chiusura di diversi negozi. Romain non può più vendere le sue composizioni floreali neppure  al mercato e dunque il suo lavoro è completamente fermo.

Nelle sue coltivazioni, però, la fioritura è proprio ora molto rigogliosa. Come ricorda infatti Romain al giornale francese 20 minutes:Il tempo si è fermato per noi, ma non per le piante”.

Cosa fare allora di tutti questi fiori belli e colorati ma che non si possono vendere? Invece di gettarli nella spazzatura, il giovane fioraio ha deciso di caricarli sul suo furgoncino e di portarli al cimitero locale per abbellire le tombe dei defunti. 

Lo scopo era, non solo non gettare delle bellissime composizioni floreali, ma anche rendere servizio alle persone che, in isolamento, non possono recarsi al cimitero.

L’iniziativa, pubblicata sulla pagina Facebook della sua attività, ha subito riscosso un grande successo con oltre 260mila like e più di 76mila commenti.

Il giovane, che non si aspettava certo tutto questo riconoscimento, è rimasto particolarmente colpito da alcuni commenti. Uno soprattutto l’ha toccato nel profondo, quello di una signora che l’ha ringraziato per aver messo fiori sulla tomba di suo figlio.

Sicuramente queste persone non si dimenticheranno di lui e della sua attività quando questa emergenza sarà finita. Romain, come tanti altri lavoratori in questo periodo, rischia di perdere molte entrate e di fallire, considerando che, come lui stesso ha dichiarato, realizza il 70% del fatturato annuo proprio tra marzo e maggio.

Fonti: 20 minutes 

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