Il prossimo 6 dicembre, nel corso di uno speciale televisivo, il network statunitense Cnn renderà omaggio ai dieci finalisti del premio Hero of the Year, incoronando il vincitore assoluto dell’edizione 2015. Il prestigioso riconoscimento è nato nel 2007 con l'obiettivo di onorare uomini e donne “normali”, che hanno scelto di dedicarsi agli altri e che hanno compiuto e compiono azioni capaci di avere un impatto positivo sul mondo circostante, migliorandolo.
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Il prossimo 6 dicembre, nel corso di uno speciale televisivo, il network statunitense Cnn renderà omaggio ai dieci finalisti del premio Hero of the Year, incoronando il vincitore assoluto dell’edizione 2015. Il prestigioso riconoscimento è nato nel 2007 con l’obiettivo di onorare uomini e donne “normali”, che hanno scelto di dedicarsi agli altri e che hanno compiuto e compiono azioni capaci di avere un impatto positivo sul mondo circostante, migliorandolo.
Nelle scorse settimane, abbiamo conosciuto i volti di tutti i candidati alla vittoria finale dell’edizione 2015. Vale la pena di elencarli ancora una volta: ecco qui di seguito dieci storie di ordinario eroismo che possono ispirare ciascuno di noi, dandoci il coraggio necessario per tradurre in realtà le nostre idee e i nostri buoni propositi.
Il medico che presta cure gratuite in strada ai senzatetto di Pittsburgh
Jim Withers è un medico statunitense che dal 1992 cura gratuitamente i senzatetto di Pittsburgh, in Pennsylvania, visitandoli di notte nelle strade e nei vicoli della città e spesso vestendo come uno di loro, per conquistarne la fiducia e far in modo che accettino di essere medicati.
L’uomo che rifornisce di acqua potabile i villaggi indiani colpiti dalla siccità
Bhagwati Agarwal è un imprenditore di origine indiana che ha ideato e finanziato un sistema per la raccolta e la canalizzazione dell’acqua piovana, in modo che i villaggi della sua terra natale, il Rajasthan, possano essere riforniti di questo bene prezioso anche nei lunghi periodi di siccità.
La “signora dei bradipi” che salva i cuccioli orfani
Monique Pool si è guadagnata l’appellativo di “signora dei bradipi”, dato che si occupa della conservazione della biodiversità nella foresta tropicale del Suriname e, in particolare, della protezione, della riabilitazione e del reinserimento nel loro habitat naturale dei bradipi e di altri piccoli mammiferi in pericolo.
La ragazza che ha lasciato tutto per dedicarsi ai bambini orfani del Nepal
Maggie Doyne è una ragazza del New Jersey che, non ancora ventenne, ha lasciato tutto per occuparsi dei bambini del Nepal, riuscendo a costruire nel piccolo Paese asiatico una casa famiglia per gli orfani e una scuola gratuita per i più poveri e organizzando anche intorno ad esse una rete di servizi, a cominciare da un presidio sanitario di buon livello.
La mamma che aiuta i genitori single malati di cancro
Jodi Farley-Barens è una mamma di Phoenix, in Arizona, che, in memoria di un’amica prematuramente scomparsa, ha creato un’associazione per sostenere madri e padri single malati di cancro, offrendo loro aiuto domestico e assistenza finanziaria e organizzando attività ricreative per i loro bambini.
La donna che ha creato una no-profit per aiutare i nativi americani
Rochelle Ripley è un’energica nonna del Connecticut che, per onorare una promessa fatta da bambina, da ben 16 anni lavora per migliorare le condizioni di vita della tribù indiana dei Lakota, che abitano un’area sperduta e sprovvista dei servizi più elementari nel Midwest degli Stati Uniti.
L’ex detenuta che aiuta le donne uscite dal carcere a rifarsi una vita
Kim Carter è una donna dal passato difficile che, dopo essere riuscita a ricostruire la propria vita, ha fondato un’associazione che si occupa di detenute e senzatetto, per strapparle alla vita in strada e ai rischi ad essa legati e sostenerle nel processo di reinserimento nella società.
Il chirurgo dei poveri e degli emarginati di Chicago
Daniel Ivankovic è un chirurgo ortopedico che lavora nella turbolenta periferia di Chicago, in Illinois, e che presta cure di qualità a tutti coloro che ne hanno bisogno, senza chiedersi se possano pagare per le prestazioni che ricevono e concentrandosi unicamente sulla loro salute.
Il reverendo agricoltore che educa i suoi parrocchiani ad un’alimentazione corretta
Richard Joyner è un reverendo della North Carolina che si è fatto agricoltore per garantire ai suoi parrocchiani una dieta il più possibile sana e genuina, in modo da arginare il diffondersi di patologie anche gravi collegate ad un’alimentazione scorretta.
L’ex soldato che aiuta i reduci dai conflitti a tornare alla vita civile
Sean Gobin è un ex marine dell’esercito statunitense che aiuta i reduci dei conflitti a lasciarsi la guerra alle spalle, ricorrendo all’escursionismo e all’immersione nella natura come uniche terapie per processare le esperienze vissute e riadattarsi gradualmente alla vita civile.
Tutti e dieci i finalisti dell’edizione del 2015 possono essere votati entro la mezzanotte del prossimo 15 novembre sul sito della Cnn. Ciascuno di loro riceverà un assegno di 10.000 dollari e verrà celebrato nel corso di uno speciale che andrà in onda sul network televisivo, il prossimo 6 dicembre, e che culminerà nella proclamazione dell’Eroe dell’anno 2015.
Lisa Vagnozzi