Da Vancouver ad Halifax a bordo di una Volkswagen Maggiolino elettrica. Come dire, 6400 km senza consumare nemmeno un litro di benzina. E' il singolare viaggio compiuto nei giorni scorsi da Ricky Gu, 21enne studente di ingegneria all'Università canadese della British Columbia, che ha dimostrato come con – relativamente - poca spesa e facendo affidamento su una buona dose di immaginazione e intraprendenza, sia possibile effettuare e portare a termine un progetto così ambizioso come la ricostruzione, in chiave eco friendly, di una delle vetture che hanno fatto la storia del motorismo mondiale.
Ricordate i quattro Piaggio Porter elettrici e “auto – guidati” (senza, cioè, l’ausilio del pilota) che, nelle scorse settimane, avevamo presentato fra le novità tecniche più interessanti del lungo raid Overland 13 da Pechino a Parigi? Ora, la moda del viaggio a bordo di veicoli a zero emissioni si arricchisce di un nuovo elemento. Questa volta arriva da oltreoceano.
Un Maggiolino elettrico
Da Vancouver ad Halifax a bordo di una Volkswagen Maggiolino elettrica. Come dire, 6400 km senza consumare nemmeno un litro di benzina. È il singolare viaggio compiuto nei giorni scorsi da Ricky Gu, 21enne studente di ingegneria all’Università canadese della British Columbia, che ha dimostrato come con – relativamente – poca spesa e facendo affidamento su una buona dose di immaginazione e intraprendenza, sia possibile effettuare e portare a termine un progetto così ambizioso come la ricostruzione, in chiave eco friendly, di una delle vetture che hanno fatto la storia del motorismo mondiale.
E, in più, cimentarsi in un lungo viaggio, utile a dimostrare che la mobilità elettrica può superare anche le grandi distanze, e non limitarsi ai “semplici” spostamenti casa – lavoro.
Un’auto che si rivela economica anche nella conversione in veicolo elettrico
Base di partenza: una “Beetle”, nome con il quale nei Paesi di lingua inglese viene chiamata la Volkswagen Maggiolino. L’esemplare scelto da Ricky Gu è del 1972. “Buttato” in magazzino il vecchio 1300 di serie, l’alimentazione della Beetle è stata sostituita con un motore elettrico AC, al quale l’intraprendente futuro ingegnere ha applicato alcuni fra i ritrovati più recenti in fatto di mobilità a zero emissioni: batterie al litio (raffreddate ad acqua) da 50 kW e sistema di ricarica dell’accumulatore nelle fasi di frenata.
Le prestazioni della E-Beetle (così è stata ribattezzata la vettura) sono sorprendenti, e in linea con quelle indicate dai modelli più aggiornati prodotti dalle maggiori Case: circa sei ore di attesa per una ricarica completa, attraverso una comune “presa” da 220V, e un’autonomia di marcia fino a 500 km (che, però, Ricky ha per prudenza ridotto a 350 km fra una ricarica e l’altra, che venivano effettuate nelle aree di sosta per camper, approfittando delle prese elettriche presenti), a una velocità media di 100 km/h. Lo stesso baby genio indica, a questo proposito, che la velocità massima raggiungibile dalla E-Beetle è di 140 km/h, anche se c’è da pensare che a causa dell’aerodinamica non ottimale, per il Maggiolino elettrico in questo caso l’autonomia si ridurrebbe.
Farà il “Giro del mondo in 80 giorni”
Una volta completato il coast to coast canadese, che ne sarà della simpatica, e campionessa di mobilità sostenibile, E-Beetle? Sarà relegata in un museo, o utilizzata in brevi dimostrazioni? Nemmeno per sogno: per l’eterno Maggiolino, la vita ricomincia… in chiave elettrica.
L’anno prossimo, infatti, Ricky Gu parteciperà con la sua E-Beetle alla Zero Race 2011, un lungo raid che si basa sulla “formula” creata dal romanziere Jules Verne “Il giro del mondo in 80 giorni”, e al quale sono ammessi solo veicoli a zero emissioni.